Cantiere Tap: militarizzazione inaccettabile. Oltre il danno anche la beffa

15 Novembre 2017 Cantiere Tap: militarizzazione inaccettabile. Oltre il danno anche la beffa

A Melendugno stiamo assistendo ad un atto di forza del Governo, contro i cittadini, a difesa di una multinazionale. Il dispiegamento di oltre 250 agenti, le barriere antisfondamento,  i cancelli e le recinzioni su proprietà private e il divieto di circolazione per 30 giorni sulla  provinciale che collega Melendugno a San Foca, secondo quanto stabilito dall’ordinanza Prefettizia, è inaccettabile. I costi per la sicurezza sono a carico del Governo e, in un momento storico, in cui avremmo bisogno di più sicurezza nelle città e in ogni dove, e la mancanza di fondi ne limita l’impiego, assistiamo a questo teatrino incredibile. Non solo il gasdotto sarà realizzato contro il parere dei cittadini e rovinerà una parte di territorio salentino bellissima ma è realizzato con la forza. Questi sono eventi imputabili a chi ha svenduto questo territorio e ora tenta di accontentare i sindaci con delle promesse allettanti e imbavaglia i cittadini. Questa è democrazia? Può un Governo prendere queste decisioni non tenendo conto del parere e del volere di chi lo vota? Quando mai lo Stato ha inviato centinaia di agenti in zone pericolose per garantire la sicurezza del popolo? Il territorio di Melendugno non è più libero, c’è una sospensione della democrazia perché non è normale che una persona non possa essere libera di circolare, di entrare ed uscire dal paese senza che ci siano dei posti di blocco. Si temono addirittura infiltrazioni anarco-insurrezionaliste eppure il movimento No Tap non è mai stato violento: c’è solo la disperazione di chi vede il proprio territorio svenduto e deturpato e si preoccupa sulla pericolosità di un’opera che sarebbe dovuta essere realizzata altrove, in zone che non avrebbero di certo subito lo stesso impatto ambientale ed emotivo. Infine è incredibile il trattamento riservato agli operatori dell’informazione che sono stati accompagnati con un pulmino nel giorno in cui i lavori erano fermi per documentare qualcosa molto simile al nulla e per scrivere sotto la dettatura dei responsabili del cantiere. Così non va bene. Bisogna riflettere, non possiamo permettere che il popolo sia trattato in questo modo.  I cittadini ora dovranno anche stare attenti, sull’ordinanza è scritto con chiarezza: “I trasgressori, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, saranno puniti”. Oltre il danno anche la beffa.

Lecce, 15 novembre 2017

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia