Caro Facci, il Salento merita rispetto!

7 Novembre 2018 Caro Facci, il Salento merita rispetto!

Intervengo dopo aver letto l’articolo sul ministro Barbara Lezzi scritto dal giornalista Filippo Facci.
Premetto però di essere d’accordo con buona parte dell’analisi sulla signora Lezzi, tranne sulla descrizione e l’equiparazione con la figura della leccese archetipica e classica; assolutamente no, lei è una leccese atipica, è una delle poche a ululare alla luna senza nessun nesso logico.
Per il resto, e cioè sulla totale inadeguatezza del personaggio politico che si è costruita addosso senza avere nessuna preparazione e nessuna conoscenza, tutto è giusto, anzi scriverò di più, la signora Lezzi è una presuntuosa come la maggior parte dei fortunati che grazie a quel Movimento si trovano a gestire un potere che usano soltanto a loro piacimento; d’altronde loro sono creature di una strategia di comunicazione basata sull’odio e sulla bugia.
Il motivo del mio intervento però non è certo la signora in questione alla quale non dedicherei più tanta attenzione che le può soltanto tornare utile, scrivo questo mio pensiero per fare una domanda al giornalista: da quale pianeta arriva visto che parla in quel modo di Puglia e Salento?
E poi, mi sembra strano che non conosca la storia e la geografia del Salento.
Puglia e Salento sono due cose completamente differenti.
Alla base di ciò che scrivo ci sono le origini della terra salentina che trovano le proprie radici nella Messapia.
Nella storia così come sulle cartine geografiche sono sempre state entità politiche e amministrative differenti e la scelta di creare una sola regione con Bari capoluogo è frutto di una politica che nella fase della costituente ha decapitato la nostra terra.
Come fa il giornalista in questione a dire che non conoscono il Salento? 
La nostra terra è visitata da milioni di turisti che vengono da tutto il mondo in tutti i periodi dell’anno; vero è, però che dobbiamo migliorare, tutto è perfettibile, il fenomeno turistico è esploso all’improvviso e sulla questione non eravamo inizialmente preparatissimi, ci vuole un po’ di tempo, la nostra cultura turistica sta crescendo, ci stiamo formando, ma trattarci in questo modo non va bene. Le ricordo che non è facile andare avanti per un territorio come il nostro, dimenticato da Dio e dagli uomini, dove mancano infrastrutture, non arrivano treni e men che meno l’alta velocità, non abbiamo i collegamenti giusti, e questo perché la regione è stata sempre matrigna preferendo Bari dove si investono l’ottanta per cento delle risorse e solo briciole per il Salento.
Così come sottolinea Facci, ed è un concetto giusto che esprime illustrando la nostra situazione geografica, la Puglia è una regione lunghissima ( 450 km la più lunga d’Europa) e disomogenea, ed è proprio questa vastità a spiegare che nell’ottica di una riforma federalista il Salento diventerebbe regione a tutti gli effetti.
Ed ha ragione Facci quando dice che un salentino non si sente un pugliese ma non per supponenza, aggiungo, o perché ci sentiamo superiori; noi non siamo superiori a nessuno ma abbiamo una nostra forte identità, siamo salentini e non pugliesi.
E aggiungo che non è solo una questione storica e geografica ma negli ultimi 70 anni questo territorio è stato discriminato.
Ai problemi atavici come periferia del sud aggiungiamo la scarsa attenzione da parte delle regione Puglia e delle politiche baricentriche e sconclusionate di Vendola ed Emiliano e la frittata è servita; è normale che poi rispondiamo per le rime se qualcuno ci sfiora i nervi scoperti.
Per questo motivo caro Facci cerchi di capire che il Salento ed i salentini meritano rispetto, hanno già avuto la sfortuna di avere come conterranea la ministra per il Sud.
Sono anni che il Movimento Regione Salento combatte una battaglia contro il sistema che non vuole riconoscere i nostri diritti.
C’è già un disegno di Legge pronto, sul Riordino territoriale ed invito Facci a leggerlo e poi a valutarlo perché ne sono certo, attento com’è, riuscirà a cogliere l’importanza di tale progetto che rappresenta una soluzione per rimodernare la macchina amministrativa nazionale.
Venga nel Salento Facci… sarà nostro gradito ospite, la aspettiamo!

 

 

Lecce, 7 novembre 2018

Paolo Pagliaro