Primarie, dopo 2 anni centrodestra al punto di partenza. Oggi sarebbero una pantomima

15 Dicembre 2018 Primarie, dopo 2 anni centrodestra al punto di partenza. Oggi sarebbero una pantomima

Di seguito il mio pensiero sul momento del centrodestra, sulle primarie e sul futuro nell’intervista rilasciata a Corriere Salentino:

• Dopo due anni siamo punto e a capo: il centrodestra si incarta sul rebus primarie sì, primarie no. A Bari Lega, FdI e fittiani fanno da soli?
Le primarie, come ho sempre avuto modo di dire, sono un argomento serio se regolamentate per legge in seggi ufficiali, e da persona che partecipò alle primarie le dico che adesso sono una messinscena, una pantomima, una prova muscolare a botte di truppe cammellate, di consensi telecomandati. Sono l’esaltazione del peggio della politica, proprio perché non regolamentate per legge, già nel 2012 denunciai prima e dopo le primarie qui a Lecce, perché si perpetrò la più becera logica del voto di scambio, uno schifo che solo dopo sei anni è venuto a galla. Ciò detto le escludo e sono contrario. A tal proposito, piuttosto che fare le primarie, consiglierò i sondaggi che sono un ottimo strumento per coinvolgere i cittadini; si potrebbero commissionare agli istituti più importanti come Noto, Ipsos, Swg, Index, Lenius, Emg, Tecnè, Euromedia, e poi mediante una media ponderata capire qual è l’intenzione degli elettori, tutti gli aspiranti candidati sindaci potrebbero partecipare ai sondaggi. E poi sarebbe importante prevedere una partecipazione dei cittadini nella scrittura del programma con iniziative sui singoli temi della città”.

• Che ne sarà del centrodestra?
Il centrodestra unito è la prima forza del Paese. Attenzione però, vince soltanto se è unito, se questo messaggio sarà sottovalutato chi si proclama di centrodestra ma non lavora alla sua coesione subirà l’ennesima delusione”.

• Cosa succederà a Lecce? Quanti candidati ci saranno senza le primarie nel centrodestra?
“Una domanda alla quale non posso rispondere, non prevedo il futuro, spero però che il candidato sia uno, condiviso, e vincente, perché Lecce ha bisogno di un’amministrazione seria e duratura”.

• Delli Noci deve tornare nel centrodestra? E Prima Lecce?
“Per quella che è la mia idea di politica Delli Noci deve tornare nel centrodestra e sono d’accordo con lui, se è sincero e non ha già deciso di stare con la sinistra, che il centrodestra deve rinnovarsi e rigenerarsi; lo stesso vale per Prima Lecce e per tutte le forze politiche e i movimenti civici che si sentono vicine all’idea politica del centrodestra. Non alziamo muri ma stendiamo ponti di collaborazione. L’unità è l’unica chiave del successo”.

• Lei si candiderà a sindaco? Il suo nome sarà sul tavolo del centrodestra, se si dovesse andare al voto? Qual è il profilo del suo candidato ideale per Lecce?
No, non mi candiderei a sindaco, non rientra nei miei progetti, anche se per ogni persona che ama la politica e si dedica con spirito di servizio al bene comune è un sogno poter amministrare la propria città. Il mio candidato ideale dovrebbe essere un nome di grande credibilità, un professionista serio che abbia già dimostrato di saper fare, e con una visione del futuro aperta e lungimirante, e con una idea ben precisa delle priorità per far tornare a splendere la nostra bellissima Lecce”.

• La Lega continua a fagocitare voti e uomini di Forza Italia. Si parla persino di un passaggio di Vitali tra gli uomini di Salvini. I sondaggi non sono confortanti. Berlusconi sembra non basti più…
Un passaggio del sen. Vitali nella Lega è una questione che non esiste, è solo fantapolitica. Berlusconi non basta più? Il Presidente è sempre il faro, l’unico faro, del partito. Dobbiamo però dire che Forza Italia è in una fase di rilancio, deve aprirsi e iniziare veramente a valorizzare persone nuove per creare una classe dirigente capace e sensibile alle problematiche reali, e deve esprimere candidature sempre legate ai territori, perché la gente vuole risposte. Ovviamente è un momento molto delicato e non si può più sbagliare. Confidiamo molto in questa nuova fase con l’on. D’Attis e il sen. Damiani”.

• L’operazione Emiliano in Provincia ha spaccato di più il Pd, ma ha proiettato il governatore verso un bis molto più facile. Come arriverà il centrodestra alla sfida regionale?
Emiliano è uno stratega, è un amante dei giochini della politica, gioca su più tavoli, utilizza il potere, raccoglie consensi, fa da collante tra diverse forze politiche ma se il centrodestra ritrova unità e coesione non ci sarà scampo per le coalizioni che raggrupperà Emiliano; quella della regione sarà l’ennesima partita già vinta che il centrodestra può decidere di perdere”

• Il governo gialloverde ha fatto saltare tutti gli schemi politici. Durerà?
“Il governo di cui lei parla è la più grande contraddizione degli ultimi anni; un governo che vive propagandando invidia sociale, usandola come oggetto di distrazione dai veri problemi del Paese non meriterebbe di continuare ad esistere. Ovviamente spero che non duri ma dipende tutto da Salvini che dovrebbe staccare al spina di questo esecutivo che sta creando solo macerie e chiacchiere e indebiterà ancora di più il Paese che dopo di loro si ritroverà nelle macerie. Ormai il loro bluff è svelato, specialmente quello dei 5 stelle e qui nel Salento ne abbiamo la prova: dovevano essere i salvatori della patria, debellare la Xylella, risolvere la questione Ilva, stoppare Tap in quindici giorni e chi più ne ha più ne metta, e invece ci ritroviamo con un Ministro del Sud che dopo aver promesso l’impossibile in campagna elettorale, adesso lotta contro le sue bugie, senza dimenticare mai che vede alzare il Pil grazie ai condizionatori”.

Lecce, 15 dicembre 2018