Di quale Sud parla Conte? Di quello che si ferma a Bari? Fiera del Levante solita fiera della vanità

15 Settembre 2019 Di quale Sud parla Conte? Di quello che si ferma a Bari? Fiera del Levante solita fiera della vanità

Ed eccoci alla Fiera del Levante. La fiera della vanità anche quest’anno ha acceso i riflettori sui soliti noti che vivono di belle parole. Un inutile spreco di soldi ed una passerella piena di promesse e buoni propositi per il Sud. Di quale sud parliamo? Il sud che per la sinistra e grillini si ferma a Bari?
“Mai come adesso il sud ha l’occasione di essere al centro dell’agenda politica non solo italiana, ma europea. Il confine ideale da superare oggi è la contrapposizione tra Nord e Sud che non ha ragion d’essere né sul piano sociale, né sul piano economico”, ha affermato il Presidente del Consiglio Conte, che poi ha fatto sapere che sarà realizzata la rete ferroviaria da Napoli a Bari con l’alta velocità ed è pronto a sostenere la candidatura di Bari per il G20 del 2021.
Puglia si parla sempre di Puglia senza mai parlare di Salento, senza mai capire che l’Italia non finisce a Bari ma inizia a Santa Maria di Leuca, ovviamente Isole comprese.
Questa è la differenza tra chi ama l’Italia e chi invece la spezza a Bari. Noi amiamo l’Italia che include tutti e parte dal Salento.
Siamo stanchi di questi inutili carrozzoni sui quali salgono i soliti, sperperano denaro, e lasciano ai margini una terra meravigliosa che merita rispetto. Il Salento ha bisogno di infrastrutture, alta velocità, frecciarossa, porti, porticcioli, strade, collegamenti tra l’aeroporto di Brindisi e le varie località primarie, il Salento non avrebbe avuto bisogno dello sfregio di Tap, non ha bisogno di Trivelle, non vuole avere le campagne vetrificate al posto dei nostri ulivi, non merita di morire soffocato dalla coltre di inquinamento creato da una Politica distratta o forse molto attenta a non includerlo nei piani di investimenti. Siamo stanchi di questi show e queste Fiere delle parole. Noi abbiamo bisogno di fatti. La Regione ha bisogno di un centrodestra unito e lungimirante che badi alla realtà dei fatti, non dei soliti governi di centrosinistra che l’hanno emarginato da Vendola ad Emiliano con una continuità disarmante, senza parlare di questo Governo nazionale ibrido e senza identità che affosserà ancora di più la nostra terra.

Lecce, 15 settembre 2019

Paolo Pagliaro