La Regione smetta di penalizzare gli operatori ambulanti di feste, fiere ed eventi. Serve una soluzione per l’intero sttore

15 Giugno 2020 La Regione smetta di penalizzare gli operatori ambulanti di feste, fiere ed eventi. Serve una soluzione per l’intero sttore

Com’è possibile che non si riesca a trovare il bandolo della matassa per i commercianti e gli artigiani ambulanti che svolgono la loro attività in occasione delle feste patronali, delle fiere, durante le sagre, durante gli eventi ed i concerti, come mai nessuno riesce a dare risposte certe a queste persone che sono in grave crisi economica a causa delle misure dovute all’emergenza sanitaria; come mai la Regione non riesce a programmare la nuova stagione calcolando che il Covid-19 ha allentato la sua morsa? Cosa accadrà dopo la crisi sanitaria? Rimarranno le macerie di intere categorie messe in ginocchio più dalla mancata lungimiranza della politica che dall’aggressività del virus.

Come si può pensare di contingentare le presenze e cioè di organizzare delle feste diverse e dare opportunità ad un numero di commercianti di lavorare e agli altri no? Non va bene per nulla. Serve una soluzione urgente. Tutti o nessuno e allora tutti, una soluzione per tutti.

Massima solidarietà e vicinanza alle diverse associazioni di categoria impegnate a chiedere soltanto di poter lavorare e dunque all’Associazione Mercanti in piazza del presidente Marco Pallone, l’associazione Pizzicati del Salento rappresentata da Giovanni Tondi, l’Associazione nazionale Ambulanti del presidente Alessandro Margherito e l’Associazione Nazionale Esercenti spettacolo viaggianti del presidente Ermanno Bellucci, la Regione deve ascoltarli, loro conoscono il vero cuore del problema, loro parlano con i fatti. Un conto è pensare a feste meno sfarzose e più contenute come budget un altro conto invece è negare ai commercianti che pagano le tasse di poter lavorare.

Come mai in Italia si trovano le risorse per regalare il reddito di cittadinanza e poi si getta alle ortiche il lavoro di un comparto che grazie ai 600 eventi, che si svolgono nella Regione Puglia, riesce a sostentare tantissime famiglie? Il presidente della Regione Emiliano e l’assessore Capone non possono voltarsi dall’altra parte, qui ci sono onesti lavoratori in seria difficoltà.

Le feste bisogna organizzarle ma nessuno deve essere penalizzato, le feste devono essere fatte con tutti gli attori protagonisti: ambulanti, luna park, fuochi d’artificio, concerti bandistici e anche i concerti di musica leggera laddove ci sono le risorse, tutti devono avere la possibilità di lavorare.

Queste persone hanno sempre operato tra mille sacrifici, in modo orgoglioso, ma sono rimaste sempre in piedi, quindi guai a pensare che possano vivere di assistenzialismo e dei 600 euro che poi non sono arrivati nemmeno a tutti.

Ad Emiliano voglio ricordare che queste persone riescono a tramandare di generazione in generazione il loro lavoro e parlo delle bancarelle di giocattoli, di frutta secca, torrone, dolciumi e giostrai tanto per fare qualche esempio. Ci rendiamo conto anche del patrimonio culturale che rischiamo di disperdere. L’assessore Capone ed Emiliano parlano sempre di cultura e tradizioni ed eccoci dunque al capolinea carissimi, cultura e tradizione devono andare avanti, serve continuità, serve la famiglia, serve il lavoro. Basta, ridate dignità a questi onesti lavoratori.

Lecce, 15 giugno 2020

Paolo Pagliaro