Opposizione propositiva ma serrata su rilancio dei singoli territori

26 Novembre 2020 Opposizione propositiva ma serrata su rilancio dei singoli territori

Finalmente si comincia a parlare della Puglia. Questa regione ha bisogno di essere governata, non c’è più tempo da perdere. Dopo aver espresso stima e apprezzamento di lunga data per la neo presidente Loredana Capone, ho però manifestato rammarico per la mancata rappresentanza nella nuova Giunta regionale di tutti i territori della Puglia, la nostra disomogenea, lunghissima regione, la più lunga d’Europa. Annunciando un’opposizione propositiva ma intransigente, ho incalzato il presidente Emiliano a parlare di futuro, ad andare avanti: “Nel suo programma di governo ho letto la parola Salento solo a pagina 58, subito dopo Brindisi e Taranto. Ma il Salento è formato anche da Brindisi e Taranto, insieme a Lecce. Proprio nei giorni scorsi è stato stilato il protocollo d’intesa per la costituzione della Grande Area Metropolitana Terra D’Otranto fra le tre Province e i rispettivi Comuni capoluogo, in collaborazione con l’Università del Salento.  Buoni propostiti ma con qualche punto di confusione”.
E ancora, tra  le priorità dell’agenda politica regionale ho ricordato che si dovrà partire dalla sanità: “È caduto il velo che nascondeva quindici anni di politiche sbagliate. Un sistema da rivoluzionare. Inaccettabile dover andare fuori regione per curarsi: nel 2019 sono stati pagati 206milioni di euro per la mobilità passiva. Altro tallone d’Achille, il ciclo dei rifiuti, fermo da 15 anni. Risultato: la Puglia paga il doppio delle tasse rispetto al Trentino, e in Salento non c’è neppure un impianto di compostaggio. Devono finire i giri immensi dei rifiuti con costi salatissimi, ci sono privati pronti ad investire e la Regione deve dialogare con loro. Poi l’affondo sul flagello  Xylella. Danni incalcolabili nel mio Salento per l’inerzia e la mancata decisione di eradicare i primi pochi ulivi infetti. Ora serve un piano di ricostruzione del territorio, che non si limiti ai reimpianti. Serve un tavolo permanente. Ho chiesto anche massima attenzione per infrastrutture e trasporti, sollecitando il completamento della metropolitana di superficie per cancellare la vergona delle Ferrovie Sud Est. Serve un piano programmatico dei lavori pubblici  per valorizzare gli aeroporti del Salento, di Grottaglie e Foggia, perché non c’è futuro senza collegamenti.  Ed ho battuto il tasto dolente dell’alta velocità, con il Salento tagliato fuori da questa infrastruttura fondamentale: “L’Italia non finisce a Bari – ho rimarcato – ma inizia a Leuca”.  Proporremo le nostre idee e soluzioni – ho assicurato – solo per il bene comune, e auspichiamo una collaborazione corretta tra maggioranza e minoranza, senza arroccamenti e arroganza. Questo sia il luogo della discussione democratica per la nostra amata terra. Siamo aperti e pronti a dare il nostro contributo in modo onesto per tutti i pugliesi, i salentini e i dauni,
Bari, 26 novembre 2020
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale, Capogruppo La Puglia Domani
Presidente Movimento Regione Salento