Protesi disabilità: Stop a mini gare a massimo ribasso, per garantire libera scelta

15 Dicembre 2020 Protesi disabilità: Stop a mini gare a massimo ribasso, per garantire libera scelta

Stop alle mini gare al massimo ribasso nelle ASL pugliesi per la fornitura di dispositivi protesici, perché pregiudicano il diritto alla libera scelta delle persone con disabilità. Oggi ho depositato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano e all’assessore alle Politiche della salute, Lopalco, per chiedere la sospensione delle procedure al massimo ribasso, nelle more della definizione della gara unica di acquisto regionale.
Questi bandi  impediscono ai cittadini con importanti fragilità di carattere motorio, sensoriale e cognitivo di ottenere i dispositivi più adatti alle proprie specifiche necessità, suscettibili di frequenti adattamenti tecnici. Ecco perché ho sollecitato la riconvocazione del Tavolo tecnico dell’Assistenza protesica regionale, perché prosegua il confronto avviato con le associazioni di categoria sui prezzi degli ausili in questione, estendendo la partecipazione ad almeno un portavoce delle associazioni pugliesi delle disabilità.
Per superare i deficit di tipo motorio, sensoriale o cognitivo e i problemi ad essi connessi, gli ausili protesici sono ausili fondamentali e imprescindibili, perché consentono maggiore autonomia e migliore qualità di vita. Ma molti dispositivi, per via della loro tipologia non standardizzabile, richiedono modifiche anche complesse e personalizzate, il cui costo spesso molto oneroso non può ricadere sugli utenti.
Con la nuova procedura delle mini gare al massimo ribasso adottata dalle ASL pugliesi ai disabili della nostra regione vengono imposte forniture direttamente a domicilio: il corriere consegna il pacco ma spesso l’ausilio risulta non idoneo oppure da montare o comunque da adattare ai singoli bisogni. Tale prassi non assicura la qualità del prodotto e del servizio, soprattutto per ausili come busti su misura, carrozzine e apparecchi acustici, che richiedono l’intervento qualificato e continuato di tecnici ortopedici e audioprotesisti; viene meno, peraltro, il necessario rapporto di fiducia, in molti casi consolidato da anni, tra i cittadini con gravi fragilità e le imprese che finora si sono fatte carico di recepire ed esaudire ogni complessa e specifica esigenza.
L’assistenza rappresenta il cuore problema, poiché l’abbattimento dei costi a vantaggio delle Aziende sanitarie locali comporta un duplice danno: per le persone disabili che, dopo il calvario burocratico delle autorizzazioni e delle procedure d’acquisto, sono costrette a rivolgersi a proprie spese agli specialisti per le necessarie regolazioni; per le sanitarie e i centri acustici del territorio regionale, esclusi da bandi con basi d’asta per loro insostenibili.
La Regione riavvii dunque subito l’interlocuzione per la definizione delle tariffe dei dispositivi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, avendo cura di convocare almeno un rappresentante delle associazioni pugliesi delle disabilità. Questo confronto, interrotto poco prima delle ultime elezioni regionali, sia ripreso con urgenza, a garanzia dei diritti dei pazienti con disabilità che non possono restare ostaggio della politica e della burocrazia.
Bari, 15 dicembre 2020
Paolo Pagliaro
capogruppo La Puglia Domani in Consiglio regionale
Presidente Mrs