Mestiere: trasformisti. Giù le mani dal Tricolore

20 Gennaio 2021 Mestiere: trasformisti. Giù le mani dal Tricolore

Volevano aprire il Parlamento come una scatoletta ma solo per incollarsi alle poltrone e non lasciarle più.
Nemmeno quando i numeri gridano lo sdegno di una nazione allo sbando che lotta per potersi curare, per arrivare a fine mese, vanno a casa e lasciano decidere gli italiani: politicanti senza dignità.
E poi c’è lui, l’avvocato degli italiani, l’avvocato Conte, il re dei DPCM che hanno messo in ginocchio il Paese, quello che avrebbe dovuto difendere gli italiani e vestito da sovranista decantava le lodi della bandiera nazionale, proprio lui che per amore della poltrona poi è diventato europeista e tutto e il contrario di tutto ed ha cambiato colore come un camaleonte o possiamo dire pelle, come un serpente, ma è sempre lì e per rimanerci ha aperto ad un gioco nuovo: il mercante in fiera, dove è lecito acquistare di tutto, l’importante è mettere fieno in cascina per rimanete ancorati alla poltrona e allo stipendio dorato mentre tantissimi italiani abbassano le serrande e non hanno da mangiare.
Vergognoso, tutto questo è vergognoso.
E poi non ci sono i numeri per andare avanti ma loro sono andati casa, casa, per fare acquisti o per far votare i senatori a vita che come per magia si sono materializzati.
Conte si ferma a 156 voti, sono dei SÌ risicati, una fiducia ottenuta nel caos e il Governo rimane ostaggio dei giochetti di Renzi che palleggia con l’avvocato.
Una mancanza assoluta di rispetto verso l’Italia che lavora, che ha perso il lavoro, che lotta per arrivare a fine mese, verso l’Italia che cerca riscatto.
Giù le mani dal tricolore, rispetto per la nostra bandiera spiegazzata dai comportamenti indecorosi ai quali abbiamo assistito e stiamo assistendo.
Noi siamo italiani, forti, orgogliosi, lavoratori, e vogliamo rialzarci sulle nostre gambe.
Noi siamo italiani stanchi dalle bugie di gente che non ama la nostra patria. Noi siamo la destra, siamo il centrodestra, e amiamo i fatti, siamo stanchi delle parole.
Il Presidente Matterella cosa ne pensa? Cosa farà? Quale sarà il suo compito in questo disonorevole teatrino messo in scena da una maggioranza che non ha più la maggioranza assoluta?
Se la parola VOTO fa tanta paura allora Mattarella chieda al centrodestra unito di provare a fare ciò per cui gli italiani hanno votato.
Adesso Conte dovrebbe ritrovare un briciolo di dignità e dimettersi lasciando la parola agli italiani che meritano di scegliere da chi essere governati, dopo aver vissuto le millanterie di chi guarda le stelle e non riesce a collegarsi con la realtà.
Anche se c’è da aspettarsi l’ennesimo cambiamento di chi ha deciso di essere trasformista per mestiere: Conte creerà un suo partito e farà come Renzi, con qualche punticino percentuale tenterà di conservare per sempre i suoi privilegi anche in futuro.
Questa è la triste realtà… Povera Italia mia ma forza italiani, forza fratelli, rimettiamoci in piedi sperando di poter decidere nelle urne il nostro futuro e dei nostri figli. 🇮🇹
Lecce, 20 gennaio 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente Mrs