Recovery Plan regionale: Bozza non condivisa. Emiliano decide da solo e fa i soliti figli e figliastri

2 Febbraio 2021 Recovery Plan regionale: Bozza non condivisa. Emiliano decide da solo e fa i soliti figli e figliastri

Anche il Recovery Fund rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata per la Puglia, nelle mani di un governo regionale accentratore e arrogante che decide tutto da solo, senza la minima considerazione per i territori, per la politica e soprattutto per i cittadini. Abbiamo saputo di una bozza di Recovery Plan regionale solo da indiscrezioni di stampa, e il presidente Emiliano  ha avuto la faccia tosta di rivelarne l’ammontare – circa 18 miliardi di euro – in un convegno politico organizzato dal suo ex partito.
Per questo ho presentato un’interrogazione urgente, nella quale gli chiedo conto di tutto questo: perché la bozza presentata al Governo non è stata preventivamente condivisa, visto che prevede un pacchetto d’interventi che dovrebbero rappresentare l’intelaiatura economica della Puglia nei prossimi vent’anni? Quali sono i progetti contenuti nelle 150 schede, e soprattutto quali sono stati i criteri di ripartizione nei diversi territori delle risorse complessive destinate al Recovery Plan pugliese?
Ci preme soprattutto quest’ultimo interrogativo, perché – come al solito – a fare la parte del leone, accaparrandosi la fetta maggiore dei fondi destinati alla Puglia, sarebbe Bari con la sua area metropolitana. E agli altri territori, ancora una volta, toccherebbero le briciole. Progetti marginali, tra i quali non rientrerebbe nessuna delle opere strategiche incompiute che il Salento attende da vent’anni e più: il raddoppio della statale 275 Maglie-Leuca, il completamento della Metropolitana di superficie Martina Franca-Lecce-Gagliano del Capo, la realizzazione della quattro corsie Lecce-Taranto, il raccordo ferrovia-aeroporto di Brindisi.
Perché non approfittare di queste risorse ingenti e straordinarie per mettere finalmente in cantiere la realizzazione dell’alta velocità/capacità sull’intera rete ferroviaria adriatica fino a Lecce, per colmare un gap infrastrutturale che ne mortifica le enormi potenzialità?
Questo modo sistematico e tracotante di fare figli e figliastri e d’imporre decisioni senza confronto ci ha stancato, e smentisce ogni giorno di più le belle parole pronunciate da Emiliano all’inizio di questa XI legislatura. Dove sono la condivisione, il rispetto, il dialogo? Noi vediamo solo verticismo.
Lecce, 2 febbario 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente Mrs