Pensieri serali

20 Febbraio 2021 Pensieri serali

Ci sono volte in cui l’emozione è tanto forte e vola sulle ali dei sogni che iniziano a prendere forma.
Anni e anni di battaglie, ogni giorno senza mai esitazioni, sabati e domeniche sottratti agli affetti, a qualsiasi tipo di hobby o impegno e dedicate agli altri, ai più deboli, alle manifestazioni, ai sit-in, solo per amore del Salento.
Ed ogni volta è come fosse la prima volta.
Questa notte difficilmente dormirò, come mi accade qualche volta prima degli appuntamenti più importanti. Domani quando alle 11:00 arriverò alla Stazione di Lecce e vedrò la bandiere, i cartelli, gli striscioni che gridano ai quattro venti che vogliamo l’Alta Velocità fino a Lecce e che l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari, mi batterà forte il cuore.
Sono orgoglioso di essere riuscito a coinvolgere tutte le forze politiche del territorio in modo trasversale ed anche le associazioni e tutte le sensibilità che hanno compreso che è giunto il momento di combattere per avere l’estensione fino a Lecce.
Bisognerà veramente bussare a tutte le porte, da Roma a Bruxelles, per reperire le risorse necessarie per porre fine a questo gap infrastrutturale che penalizza il nostro territorio.
Ho presentato una mozione per impegnare la Giunta regionale in tal senso.
In questo momento possiamo sfruttare il Recovery Fund ma nelle bozze del Recovery Plan l’opera era assente; successivamente Vera Fiorani, presidente e amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italia in audizione in commissione trasporti alla camera , ha parlato di Alta Velocità al sud, sarebbero 14,8 i miliardi destinati all’Alta velocità in tutta Italia e solo il 39%, e quindi solo 5,7 miliardi, andranno al sud, in gran parte alla Salerno – Reggio Calabria.
E quindi le risorse sarebbero insufficienti e per questo motivo bisogna reperire il giusto, per forza: se non ora quando?
Ci rendiamo conto che nel 2021 il nostro Paese viaggia a velocità diverse?
In poco più di 3 ore in treno si raggiunge Milano partendo da Roma ed i chilometri sono più o meno 480, mentre da Lecce a Roma per 500 chilometri si impiegano in 5 ore e 40 nella migliore delle ipotesi ed è un esempio per evidenziare l’enorme disagio del nostro Salento.
Non possiamo più permettere che ci lascino indietro, siamo stanchi di essere la Cenerentola d’Italia, chiediamo i nostri diritti: noi vogliamo essere fabbri del nostro destino.
Quell’unità di intenti che ho sempre chiesto la sto riscontrando ora in tutte le forze politiche, spero che si riescano a mettere da parte i personalismi e si continui a ragionare da squadra.
Questa battaglia dobbiamo vincerla.
Prima di mettere un punto a questo sabato, ripenso a tutto quello che abbiamo fatto questa settimana: dalla battaglia per il depuratore di Porto Cesareo al secco no alla nuova invasione del fotovoltaico, dalla richiesta dell’esenzione del ticket sanitario per i pazienti post Covid a quella per avere equità sui ristori alle attività commerciali, dai centri diurni per disabili e rispettivi temi annessi e connessi fino alla discussione sulle cartelle pazze che continuano ad arrivare ai cittadini dai Consorzi di Bonifica.
E penso alla prossima settimana che ci occuperemo del porto di Otranto, delle Terme di Santa Cesarea, del Pear per fermare lo scempio dei parchi fotovoltaici selvaggi nelle nostre campagne.
Ventiquattro ore non bastano più, il tempo corre via velocemente.
Adesso mi godo un po’ la casa, mi fermo per qualche ora… domani mattina con il cuore pieno di entusiasmo, l’amore e la passione per la nostra terra andremo a manifestare.
E ripeterò: se non ora quando?

 

Lecce, 20 febbraio 2021