Energie rinnovabili: nuovi impianti solo su terreni non agricoli, aree inquinate, discariche e cave dismesse

25 Febbraio 2021 Energie rinnovabili: nuovi impianti solo su terreni non agricoli, aree inquinate, discariche e cave dismesse

Siamo tornati sul tema del fotovoltaico e dell’eolico selvaggio in Puglia, nella riunione congiunta delle Commissioni Ambiente e Agricoltura, convocata oggi su mia richiesta. Ho ribadito il mio no ad ulteriori autorizzazioni a mega impianti sui nostri terreni agricoli, già sfregiati da questi ecomostri. Abbiamo già dato, e questo lo ribadisco pesando bene le mie parole. Alla provocazione dell’assessore Delli Noci ribatto con i numeri, con i dati: il territorio salentino è il più vetrificato d’Europa, quello con la più alta concentrazione di pannelli fotovoltaici. 
E siccome so fin troppo bene – come ci ha ricordato il professor Portaluri che ci ha onorato anche oggi della sua partecipazione – che bisogna trovare un punto di equilibrio fra la necessità di aumentare la produzione energetica (per raggiungere i livelli richiesti dall’Europa entro il 2030) e la tutela di ambiente e paesaggio, non dico no a prescindere alle energie rinnovabili, ma chiedo regole ferree per la localizzazione dei nuovi impianti fotovoltaici ed eolici nelle zone sin, nei siti industriali, nelle discariche esaurite, nelle cave dismesse, ovunque non si avveleni un terreno agricolo produttivo.
Non possiamo essere ostaggio delle disposizioni della Comunità europea. Non sono la Bibbia e non dobbiamo permettere che siano il cavallo di Troia per autorizzare la distruzione del territorio.
Anche sull’agrovoltaico ribadisco la mia allerta: basta ascoltare le associazioni agricole, come abbiamo fatto noi, per capire che questo modello non convince nessuno. E quindi, su questo fronte, ben venga una legge per bloccare progetti di fotovoltaico mascherati da agrovoltaico. Il nostro interesse numero uno è salvaguardare il paesaggio, alzare le barricate contro la colonizzazione selvaggia delle multinazionali e delle grandi aziende del nord. 
Ecco perché sollecitiamo un Piano Energetico Ambientale Regionale che fissi questi paletti. Dobbiamo evitare che gli agricoltori salentini in ginocchio dopo il flagello xylella siano facile preda degli appetiti dei colossi delle finte energie pulite. E quando il piano arriverà in Consiglio regionale, se sarà necessario lotteremo per fermare il consumo di suolo. Quello che chiediamo è cristallino: il PEAR deve bloccare nuovi campi fotovoltaici ed eolici di grande taglia sui terreni agricoli produttivi. E la nostra non è una battaglia di campanile. L’ha detto lo stesso assessore allo Sviluppo economico: per la provincia di Foggia sono state presentate più di 100 domande per grandi e piccoli impianti eolici, da installare su oltre 10mila ettari di terreno. Cifre che fanno spavento.
La Regione lavori dunque su due fronti: da una parte lo stop a nuovi impianti sulle aree agricole produttive, dall’altra gli incentivi al fotovoltaico di nuova generazione sui tetti dei condomini, sui capannoni industriali, nelle aree non coltivabili. Non può esserci futuro per la nostra terra, senza difesa della terra.
Lecce, 25 febbraio 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS