Impianti di depurazione e pozzi neri, richiesta audizione: Quanti a norma? Serve ricognizione

5 Marzo 2021 Impianti di depurazione e pozzi neri, richiesta audizione: Quanti a norma? Serve ricognizione

Solo un impianto di depurazione su tre, nella nostra Regione, sarebbe a norma. Ecco perché vogliamo accendere un faro di attenzione su un tema ambientale e di salute pubblica tanto importante, chiedendo una ricognizione dettagliata in V Commissione. Ci aspettiamo risposte chiare dall’assessore alle Risorse idriche e alla Tutela delle acque, dai dirigenti regionali del settore, dai vertici di Arpa Puglia e Acquedotto Pugliese.

Se è vero che quasi un impianto depurativo su dieci presenta gravi deficit infrastrutturali, c’è ragione di chiedere alla Regione di correre immediatamente ai ripari, applicando la legge: il decreto legislativo 152/06 che disciplina gli scarichi per preservare le acque dal rischio d’inquinamento. I pilastri di questa normativa sono l’obbligo di autorizzazione e il rispetto dei limiti di emissione, e la Regione non può ignorarli.
Vogliamo sapere se gli scarichi vengono sottoposti a costante e attento monitoraggio, e vogliamo che ci vengano mostrati i dati sulla depurazione rilevati dal Servizio per la Tutela delle acque della Regione. Quanti sono gli impianti inadeguati, e quanti ne verranno dismessi? Sono stati previsti stanziamenti per l’adeguamento e la messa a norma?
E poi ci sono troppi scarichi che sfuggono alla rete del Sistema Idrico Integrato, di cui s’ignorano le fonti di approvvigionamento e il punto di scarico. Scarichi in sub irrigazione, sul suolo, in mare o in altri corsi d’acqua, pozzi neri, i cui reflui rischiano d’inquinare la falda, che richiedono massima attenzione.
Ecco perché serve un confronto aperto e trasparente su un tema tanto delicato, da cui dipende la qualità delle nostre acque e della vita di tutti noi.

 

Lecce, 5 marzo 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale- Capogruppo LPD

Presidente Mrs