A Lecce i centri diurni per anziani e disabili a rischio chiusura: “Mia mozione per mantenere in vita servizio irrinunciabile”

16 Aprile 2021 A Lecce i centri diurni per anziani e disabili a rischio chiusura: “Mia mozione per mantenere in vita servizio irrinunciabile”

Alleviare la solitudine delle persone fragili e supportare le famiglie in un momento così delicato, in cui la pandemia aggrava situazioni già molto difficili da sostenere, è un dovere preciso delle istituzioni. Conosco molto da vicino la sofferenza quotidiana delle famiglie dei disabili e degli anziani fragili. Conosco il dolore delle mamme che invocano aiuto per potersi distogliere anche solo per poche ore al giorno dall’impegno di cura nei confronti di un figlio disabile, che assorbe ogni energia fisica e mentale.
Per questo sono al fianco dei centri diurni per anziani e disabili della provincia di Lecce, al collasso economico e a rischio chiusura. Sarebbe una vera sciagura, sociale e anche occupazionale, da evitare ad ogni costo. Perciò questa mattina ho partecipato alla manifestazione di protesta dinanzi alla sede della Regione Puglia a Lecce, per richiamare l’attenzione su una situazione di allarme evidenziata già da tempo ma ignorata dal presidente Emiliano e dai vertici della sanità regionale. Ho anche presentato una mozione che impegna la Giunta ad applicare finalmente quanto previsto dai Regolamenti 4/2019 e 5/2019 e dell’art.18 della legge regionale 26/2010, per scongiurare la chiusura dei centri diurni per anziani e disabili della provincia di Lecce e la sospensione di un servizio così importante per i cittadini dei territori interessati.
È in gioco il mantenimento e il recupero dei livelli di autonomia delle persone anziane e disabili, e il sostegno doveroso alle loro famiglie, che si trovano a dover affrontare un’emergenza nell’emergenza. Le difficoltà economiche e gestionali in cui annaspano i centri diurni ex art 60 ed ex art 60 ter della provincia di Lecce è una precisa responsabilità della Regione Puglia, che ha evidenziato fabbisogni inferiori di un terzo rispetto a quelli reali, imponendo peraltro rinnovi trimestrali alla Asl e bloccando gli inserimenti nei centri al 31 marzo. Si è creata così una situazione insostenibile, in violazione dei livelli essenziali d’assistenza che dovrebbero essere garantiti in tutta la regione. A farne le spese è il personale, costretto ad operare senza garanzie di futuro occupazionale, ma sono soprattutto gli utenti fragili e le famiglie, spaventate dalla sospensione di un servizio che per loro è prezioso come l’aria.

 

Lecce, 16 aprile 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS