Audizione discarica Burgesi: nessuna bonifica necessaria? Vogliamo le carte per rassicurare i cittadini di Ugento e dei comuni vicini

10 Giugno 2021 Audizione discarica Burgesi: nessuna bonifica necessaria? Vogliamo le carte per rassicurare i cittadini di Ugento e dei comuni vicini

Nessun superamento di parametri, per cui il sito di Burgesi non è sottoposto a nessuna attività di bonifica. Queste parole, scandite oggi dal direttore di Arpa Puglia e dai dirigenti regionali che abbiamo chiesto di convocare in Commissione Ambiente, scriverebbero la parola fine su anni di sospetti ed inchieste sulla presunta contaminazione ambientale in località Burgesi a Ugento, a causa dei veleni interrati nella discarica dimessa.

Ma queste parole le vogliamo vedere nero su bianco, con dati e numeri di ogni azione di verifica e monitoraggio effettuata per conto di Arpa e dunque della Regione. Ecco perché abbiamo chiesto di avere le carte. E quelle carte le passeremo al setaccio, non per pignoleria o pregiudizio ma perché vogliamo poter dare risposte chiare ai cittadini di Ugento e dei comuni limitrofi, che da anni vivono nell’incubo dell’avvelenamento della falda acquifera e della loro stessa salute.
Se è vero che l’impianto dismesso viene monitorato costantemente, senza destare allarme, le carte potranno rassicurare tutti, e spingere a cercare altrove la causa dei problemi ambientali riscontrati in quella zona. Non a caso il Comune di Ugento ha chiesto che l’area Burgesi venga ricompresa tra i siti da monitorare attraverso il costituendo Referto epidemiologico nazionale, perché c’è l’esigenza di tranquillizzare la popolazione. E c’è un pezzo ancora mancante, ma assai importante, del puzzle: le verifiche sulla catena alimentare affidate alla Asl e ancora in alto mare.
Ci rassicura che sia stato rilevato un solo superamento di pcb in un uno dei cinque pozzi a monte della ex discarica, ma attendiamo l’esito dello studio idrogeologico in corso da parte del Politecnico di Bari.
Ci sembra troppo bello per essere vero, che con l’audizione di oggi si possa chiudere un capitolo tanto doloroso della travagliata storia ambientale del Salento, che si possano archiviare anni scanditi da inchieste, proteste, sospetti, fino al 2016 quando fu denunciato l’interramento di almeno 600 fusti proprio nell’ex discarica. Quei fusti non sono mai stati rinvenuti, i tecnici garantiscono che non c’è stato inquinamento della falda e che il telo impermeabile sul fondo della discarica è perfettamente integro. Eppure non ci sentiamo tranquilli, e aspettiamo i documenti a riprova dell’attività di monitoraggio e ispezione straordinaria effettuata, perché chi li firma se ne assuma la responsabilità di fronte a tanti cittadini salentini in ansia per la propria salute e per la qualità dell’ambiente in cui vivono.

 

Lecce, 10 giugno 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale- Capogruppo LPD

Presidente Mrs