Alta velocità fino a Lecce: siamo ancora all’anno zero. Studio fattibilità preliminare è insulto al Salento

13 Luglio 2021 Alta velocità fino a Lecce: siamo ancora all’anno zero. Studio fattibilità preliminare è insulto al Salento

Per l’alta velocità/capacità adriatica fino a Lecce siamo ancora all’anno zero: l’annuncio in pompa magna del primo studio preliminare di fattibilità da parte di Rfi è un insulto al Salento, che resta nella palude di trasporti lumaca. Si tratta di una bozza iniziale dei probabili interventi da realizzare per collegare in tempi più veloci (sei ore) Lecce a Bologna.

Intanto, invece, procede a gonfie vele il completamento dell’alta velocità Napoli-Bari, e già entro fine 2023 i tempi di connessione dei due capoluoghi del sud saranno dimezzati, da quattro a due ore.

Fotografia nitida di una Puglia che viaggia a due velocità, relegando i trasporti su ferro del Salento ad una categoria minore. Da anni lo denunciamo, facendoci portavoce dello sconforto e della rabbia di un territorio che non viene messo nelle condizioni di operare e crescere come potrebbe, mortificato da treni e collegamenti vetusti.

Lecce, Brindisi e Taranto vengono di fatto escluse dai piani di sviluppo di Ferrovie Italiane, come se non esistessero, come se l’Italia non cominciasse a Santa Maria di Leuca ma a Bari. E il Governo regionale resta immobile spettatore di questa disparità fra territori, facendo carta straccia della nostra mozione, approvata ormai quattro mesi fa all’unanimità dal Consiglio regionale, che l’impegna invece a dare battaglia per l’estensione dell’alta velocità fino a Lecce.

Ma, evidentemente, risorse ed energie continuano ad essere convogliate solo su Bari. Noi non molliamo e porteremo avanti la nostra battaglia, che non è solo di giustizia ma anche di civiltà, per rivendicare collegamenti ferroviari veloci, moderni ed efficienti in tutto il Salento.

 

Lecce, 13 luglio 2021