Barocco leccese patrimonio mondiale Unesco, mozione: in quelle pietre sono scolpiti due secoli di storia del Salento

30 Luglio 2021 Barocco leccese patrimonio mondiale Unesco, mozione: in quelle pietre sono scolpiti due secoli di storia del Salento

In quei merletti di pietra leccese color del miele sono scolpiti due secoli di storia del Salento, tra la seconda metà del 500 e la prima metà del 700. Il Barocco salentino, capolavoro assoluto di ingegno e manualità, orgoglio architettonico e artistico di Lecce e della Terra d’Otranto, meriterebbe a pieno titolo il riconoscimento di patrimonio mondiale Unesco, per la riconoscibilità delle sue decorazioni ispirate al plateresco spagnolo ma elaborate in forme assolutamente originali, grazie all’opera di straordinari architetti locali.
Ho presentato una mozione che impegna la Giunta regionale a mettere in atto ogni azione utile per il riconoscimento del Barocco leccese quale patrimonio mondiale Unesco, per dare il giusto valore ad un’arte inconfondibile che impreziosisce portici, finestre, balconi, logge e doccioni di gran parte degli edifici religiosi e civili di Lecce e di molte città salentine. Accanto ai gioielli leccesi, da piazza Duomo alla basilica di Santa Croce, dai palazzi della Prefettura e del Seminario alle chiesa di Santa Chiara e del Rosario, l’arte barocca ha contaminato l’intero Salento. Non c’è vicolo, strada o piazza dei centri storici che non ne mostri testimonianza, in particolare a Nardò, Gallipoli, Martina Franca, Ostuni, Francavilla Fontana, Galatina, Galatone. Sono evidenti modalità di costruzione, caratteristiche tecnologiche e formali ben identificabili, pur in edifici di epoche e siti differenti, in una straordinaria continuità di stile. Un patrimonio che può e deve andare oltre la dimensione locale per aprirsi al mondo, con il prezioso riconoscimento Unesco.

Lecce, 30 luglio 2021

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS