Sit in a Porto Miggiano: il nostro mare non si tocca. Salento unito contro il progetto del parco eolico off-shore

22 Novembre 2021 Sit in a Porto Miggiano: il nostro mare non si tocca. Salento unito contro il progetto del parco eolico off-shore

La linea è chiara e la testa non si piega. Ieri mattina siamo scesi in campo ancora una volta a difesa del territorio, contro le invasioni di chi in questo lembo di paradiso vuol fare le sue fortune, a discapito delle bellezze naturali. Un forte no si è levato contro la paventata realizzazione di un parco eolico galleggiante al largo della costa fra Otranto, Santa Cesara Terme e Castro. Il progetto, annunciato e portato avanti dalla società Odra Energia, prevede l’istallazione di 90 pale galleggianti a partire da 9 chilometri dalla costa. Un vero e proprio sfregio al Salento.
Ed è proprio da Porto Miggiano, uno dei punti che maggiormente risentirebbe dell’impatto visivo dell’opera, che è partita la manifestazione che ho organizzato e che ha visto la grande partecipazione di amministratori, sindaci e assessori, associazioni, militanti e cittadini, per amore verso il nostro territorio minacciato. Tutti contrari all’insediamento, perché non possono esserci steccati ideologici davanti ad un bene comune così prezioso come il nostro paesaggio. Un’onda di passione e determinazione, tutti uniti dalla stessa idea: la bellezza del Salento non è un bene trattabile.
La mobilitazione di ieri segue all’interrogazione e alla mozione che ho presentato in Consiglio, per impegnare il Governo regionale a prendere una posizione netta e chiara contro questo mega impianto offshore. Non ci aspettiamo tentennamenti di fronte a quello che si annuncia come l’ennesimo scempio ambientale ai danni di una terra stanca di essere deturpata e sfruttata. Grandi assenti i parlamentari, mentre la Regione sonnecchia. Ma noi ci batteremo perché questo non sia un nuovo caso TAP, per questo diciamo che è solo l’inizio della nostra battaglia.
Non consentiremo che uno dei luoghi più belli al mondo possa essere invaso da torri alte fino a 300 metri, posizionate da 9 a 25 chilometri dalla costa, violentando un paesaggio da cartolina. Nelle giornate più limpide da qui si possono ammirare perfino l montagne d’Albania, incanto dei turisti che rimangono abbagliati da tanta bellezza. Questa terra vive di turismo e di pesca, e ne subirebbe un danno enorme.
Tra le ragioni del nostro no c’è un dato chiaro: la Puglia e il Salento producono già un quarto dell’energia eolica generata in Italia. Quindi abbiamo già dato. Diciamo sì alle energie rinnovabili, ma non dove sfregiano e deturpano. Con quale criterio si possono autorizzare simili installazioni? Ecco perché ho chiesto un Consiglio regionale monotematico per ragionare sulle strategie future per le rinnovabili, e su questo mega parco ho già presentato un’interrogazione e una mozione per impegnare la Giunta regionale a prendere una posizione di netta contrarietà. Saranno occasione di un redde rationem, per capire chi sta dalla parte delle multinazionali e chi invece vuole il bene del nostro territorio.
Si metta mano al PEAR in modo da definire le zone idonee per eventuali nuovi insediamenti. Si seguano modelli virtuosi come quelli dei Paesi del nord Europa, dove su tutti i tetti ci sono pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione energetica. Si installino pale e pannelli nelle zone Sin, nelle aree industriali e artigianali, ovunque non procurino sfregi al paesaggio. Le soluzioni ci sono e vanno nella direzione dell’interesse comune. Siamo stanchi di dover vedere le multinazionali arricchirsi, lasciando ferite insanabili al nostro Salento.
La manifestazione di ieri è solo il punto di partenza di una battaglia che porteremo in ogni sede opportuna, per dire basta a queste scriteriate politiche dello sfregio. Ringrazio sindaci, amministratori, pro loco, associazioni e tutti i presenti, perché hanno scelto di lottare insieme a noi per difendere il territorio. Intanto, la Regione batta un colpo per dire con chiarezza da che parte sta in questa vicenda.
Lecce, 22 novembre 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS