La bellezza non va sfregiata

5 Aprile 2022 La bellezza non va sfregiata

Il mio intervento sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 5 aprile 2022:

La bellezza va sempre valorizzata e mai sfregiata e noi la bellezza del nostro Salento non vogliamo barattarla con nulla, non ci interessano le promesse e nemmeno le mance, non ci interessa svendere il futuro di questa terra.
Premesso questo concetto basilare entriamo nel cuore del problema.
La costa salentina che accarezza Leuca, Otranto, Santa Cesarea Terme e Castro è uno dei tratti più belli dell’Italia intera ed è meta della visita dei turisti che arrivano da ogni parte del mondo ed è un patrimonio naturale di inestimabile valore.
È un luogo che possiamo definire sospeso tra passato, presente e futuro perché custodisce e presenta la Grotta dei Cervi, le grotte sulfuree delle terme, la Grotta Romanelli e anche la Zinzulusa, l’approdo di Enea, il tempio d’Atena, il parco archeologico, la baia di Castro, cotanta bellezza concentrata nell’angolo di paradiso che merita solo di essere ammirato, disegnato, raccontato e quindi tutelato, difeso e valorizzato. Proprio nel parco archeologico, qualche giorno fa, è stata ritrovata la parte inferiore del busto della statua di Atena, scoperta nel 2015 proprio a Castro. La storia che ritorna, la cultura che riaffiora, un patrimonio unico.
Quello che sta accadendo e che riguarda proprio questo luogo meraviglioso è inaccettabile.
Ci rendiamo conto dello scempio provocato dall’ipotetica installazione del mega parco off-shore di ben 100 pale alte 300 metri, dunque più alte del maggiore grattacielo d’Italia, Torre Unicredit a Milano che è di 231 metri? Questa è la domanda che pongo a tutti. Questo plotone immenso di giganti avrebbe un impatto visivo orripilante perché le pale si vedrebbero da ogni punto della costa. Aggiungiamo, inoltre, l’impatto che avrebbero le opere di allaccio perché bisognerebbe modificare il territorio per circa 40 chilometri e in località La Fraula è prevista addirittura una costruzione a due piani.
Il territorio ha già detto il suo NO, oltre ogni steccato ideologico, e dopo il sit-in di novembre 2021 a Porto Miggiano si sono schierati sul fronte del NO anche i consiglieri regionali Donato Metallo, Antonio Gabellone, Pierluigi Lopalco, Gianni De Blasi e Paride Mazzotta, l’ex consigliere regionale Sergio Blasi, l’europarlamentare Paolo De Castro, gli assessori Anna Grazia Maraschio e Alessandro Delli Noci, così come anche il Presidente Emiliano. E dato ancora più evidente è rappresentato dai 72 consigli comunali che hanno deliberato per il NO al progetto, così come il presidente della Provincia di Lecce e l’Assemblea dei sindaci, e ancora l’Ente Parco Naturale Regionale Costa d’Otranto Santa Maria di Leuca e le Pro Loco si sono schierate contro.
Sabato scorso ci siamo ritrovati a Castro nella stanza del sindaco nel Municipio con i sindaci delegati dai colleghi della fascia costiera ed erano presenti oltre al sindaco di Castro Luigi Fersini anche i sindaci di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve, di Diso Salvatore Coluccia e di Castrignano del Capo Franco Petrarca, oltre ad altri consiglieri in rappresentanza degli altri comuni.
Non arretriamo di un millimetro: il NO è unanime. Questa è una battaglia che si porterà avanti in ogni sede.
Ci tengo a chiarire però che siamo tutti a favore delle energie rinnovabili, della transizione ecologica, ma servono regole ben precise tenendo conto anche con le modifiche apportate l’8 febbraio scorso agli articoli 9 e 41, la tutela dell’ambiente è diventata un principio fondamentale della nostra Costituzione.
Ovunque si possono installare fotovoltaico ed eolico ma non dove deturpano. Zone artigianali, zone industriali, zone sin, zone già contaminate, e poi noi siamo favorevoli alle comunità energetiche per l’auto produzione sui tetti delle case, che permetterebbero di realizzare cabine autonome fino ad 1 Megawatt, ed anche sui tetti delle aziende e delle industrie. Questo permetterebbe reali vantaggi per le famiglie ed i cittadini e non per le multinazionali che ci vogliono colonizzare. Ed infine perché non guardare al futuro sfruttando le nuove tecnologie? Vetrate panoramiche amovibili per il risparmio energetico (VEPA), materiali e sistemi captanti fotovoltaici integrati sulle superfici verticali degli edifici (BIPV), potrebbero rappresentare una soluzione. E siccome ci sono le soluzioni ci opporremo in tutti i modi a questo insensato progetto.
Il primo passo per farlo in modo intelligente è approvare la mozione che, dopo diversi rinvii, discuteremo oggi in Consiglio Regionale, in modo che il presidente Emiliano abbia un argomento forte per poter battere i pugni dove necessario per evitare questo sfregio permanente al Salento. Noi diciamo NO perché vogliamo essere i costruttori del nostro futuro.