Criticità servizio mensa ospedale Fazzi: ricostruzione distorta da Asl Lecce. Mia ispezione legittima e del tutto corretta

4 Agosto 2022 Criticità servizio mensa ospedale Fazzi: ricostruzione distorta da Asl Lecce. Mia ispezione legittima e del tutto corretta

È una ricostruzione non veritiera e distorta, quella diffusa dall’Asl di Lecce in riferimento alla mia attività ispettiva del 1° agosto scorso nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, finalizzata a verificare la qualità dei pasti erogati ai degenti. Un sopralluogo che ho voluto effettuare a seguito di numerose segnalazioni, corredate da fotografie, inviatemi dagli stessi pazienti che sollecitavano un mio intervento.
Nella nota della Asl mi si accusa di essermi “introdotto senza autorizzazione nei locali di preparazione pasti, peraltro senza copricapo e calzari”, quando invece in premessa – nella stessa nota – si riconosce che ho esercitato “legittimamente il diritto di accesso riconosciuto ai Consiglieri regionali dall’articolo 39 dello Statuto della Regione Puglia”. Quanto ai calzari, pur avendone fatto richiesta, non ci sono stati forniti. E per giunta alcuni dei dipendenti lì presenti non ne erano provvisti, come mostrano le immagini in nostro possesso.
Mi si contesta inoltre di aver “confuso il ruolo istituzionale con quello di editore di una nota tv locale” perché le immagini riprese nell’ambito della visita ispettiva sono state tramesse in un servizio giornalistico mandato in onda il 2 agosto dalla stessa “nota tv locale”. Va precisato che, nel pieno esercizio del mio diritto ispettivo e in osservanza dello Statuto regionale al quale mi sono rigorosamente attenuto nella forma e nella sostanza, io stesso ed un collaboratore del mio staff abbiamo realizzato immagini video e fotografie per poter documentare quanto rilevato. Immagini che sono state inviate a tutti gli organi di informazione e che sono state pubblicate da alcune testate, e non solo da una “nota tv locale”. Non si provi a confondere i miei due ruoli: pubblico e privato, istituzionale e professionale, perché il netto discrimine mi è ben chiaro e non consento che si giochi sull’equivoco.
L’attività di ispectio, garantita dalla Costituzione a tutti gli eletti, è finalizzata a controllare che i servizi pubblici siano erogati nel modo dovuto e a riscontrare eventuali criticità segnalate dagli utenti, esattamente come ho fatto in quest’occasione, dando voce ai reclami di un gran numero di degenti di fronte a pasti inaccettabili. Alla luce di quanto è emerso, sollecito la Asl a compiere il proprio dovere, anziché lanciarsi in reprimende infondate. Provveda a svolgere le ispezioni dovute, perché certamente i degenti si saranno lamentati invano con il personale ospedaliero prima di ricorrere al sottoscritto per poter trovare ascolto.
Nel momento in cui si garantisce la privacy – come è stato fatto oscurando i volti delle persone riprese nel legittimo esercizio dell’attività ispettiva – non capisco quale sia il problema nel diffonderne le immagini. La mia linea non cambia, continuerò a svolgere sopralluoghi e a documentarli per mostrare all’opinione pubblica ciò che non va. A supporto della mia ispezione, c’è un ingente quantità di fotografie sul cibo scadente somministrato nei reparti dell’ospedale Vito Fazzi, inviatemi dagli stessi pazienti che mi sollecitavano ad intervenire. Ho raccolto un vero e proprio dossier, di cui ho diffuso solo una parte.
La mia battaglia per un servizio di ristorazione efficiente e decoroso nel presidio ospedaliero Vito Fazzi andrà avanti. Presenterò una nuova interrogazione per chiedere quanto costi al sistema sanitario pubblico il servizio mensa erogato, se i dovuti controlli qualità vengano effettuati con regolarità, e copia dei verbali di tali verifiche, per la massima trasparenza che è dovuta al mio ruolo istituzionale di rappresentante dei cittadini.

Int. Urg. Servizio Mensa Ospedale Vito Fazzi

Lecce, 4 agosto 2022

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS