Telerama. Giovani e forti sul video col baffo

10 Febbraio 1992 Telerama. Giovani e forti sul video col baffo

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Tre anni fa una scommessa riuscita per l’ultima nata nel Salento. Il contorno di quattro radio, una rigida selezione e un ambizioso programma.

Un’altra televisione nel Salento? Cose da Pazzi. Ce ne sono così tante. E poi, con quale mercato? E che nome, così poco fantasioso!.
Non erano in molti, il 1° maggio di tre anni fa quando per la prima volta fu irradiato il segnale UHF, a credere in Telerama, l’ultima nata tra le tv private del Salento.
Ma il suo ispiratore Paolo Pagliaro, che aveva allora 29 anni e con un passato tutto dedicato alla radio, non era tipo da rinunciare alle sfide. Figuriamoci! Lui che è abituato a bacchettare i suoi collaboratori per poi girare l’angolo e scoppiare in una risata da fanciullo e tornare subito indietro per invitarti a cena che se non vieni ti licenzia.

Creare una televisione, per Pagliaro significava ampliare le linee di un ambizioso programma che il 10 marzo 1991 avrebbe portato alla creazione del Mixer Media Management: quattro radio per coprire tutte le fasce d’ascolto, Radio Rama, Radio Salento, Radio Action e Jet Radio; un’agenzia di pubblicità, la K&C, ed una concessionaria, la Pubblici; e ancora uno studio-agenzia per organizzare, chiavi in mano, qualsiasi tipo di spettacolo, dalla discoteca al concerto. Il tutto … colorato dalle idee del responsabile immagine e comunicazione, Riccardo Verbani.
Un’organizzazione forte di 40 uomini, tutti giovani e ambiziosi, dinamica ed allo stesso tempo cosciente dei limiti di chi è agli inizi ma anche certa di potere e sapere crescere.
Fino alla nascita, tre anni fa appunto, di Telerama. Il matrimonio con il network SuperSix che predilige il pubblico giovane e impegnato e, finalmente, la prima uscita redazionale, “Inchiostro di china”, firmata dal giornalista-pittore-ristoratore Carlo Sozzo. Come dire, l’anticipazione, già allora sobria e puntuale, del decollo con i servizi giornalistici.
Il tam tam lo lanciano le quattro radio del circuito alla fine dello scorso anno: il direttore d’orchestra è Max Persano, responsabile del settore radiofonico del Management di cui è presidente lo stesso Pagliaro: l’ordine è categorico. Attraverso i microfoni ed i notiziari radio, la parola Telerama deve entrare nelle case, nei negozi, negli uffici, ovunque. E così la tv esiste prima ancora del fatidico numero “zero” lanciato alle 20.25 di domenica 8 dicembre.
L’attesa è grande: gli scettici sono ancora molti. Qualcuno sorride e aggiunge: non ce la faranno. Da quel giorno, invece, l’ultima nata tra le televisioni private del Salento continua a proporre tre edizioni della Telerama News (alle 14.30, alle 20.30 ed alle 23) e, ogni sera, la rubrica di approfondimento teorema. Servizi agili e notizie concrete, linguaggio semplice ma penetrante, poca cronaca di Palazzo, nessun “padrino”, afferma il presidente del Mixer Media Management, sono le carte vincenti delle News che non temono ormai il confronto con i tg della “vecchia” Telelecce e della “rampante” Canale 8.

Ma l’affermazione non è casuale. La nascita dello stesso numero 0 delle News strutturate sul tipo dei notiziari di Canale 5, ha infatti coinciso con l’arrivo a Telerama di un giornalista professionista col fisico da centurione romano e folti baffi neri che nascondono un sorriso che sa essere anche dolce: Adolfo Maffei, 47 anni, ex ansa, ex Giorno ed ex Quotidiano: Schizzato via dal giornale leccese del quale era stato uno dei fondatori, Maffei approda negli studi di via Marugi con le idee chiare. All’editore Pagliaro spiega subito che in redazione vuole giovani preparati e non raccomandati e ancora serietà e competenza per sfondare subito ed inserirsi a pieno titolo sul mercato. Tra direttore ed editore l’intesa è immediata.

Dalle quattro radio del gruppo partono gli spot che fanno confluire in via Marugi 75 giovani con titolo di licenza superiore e vocazione al mestiere. Lo stesso Maffei, che vent’anni fa fu assunto dall’Ansa del leggendario direttore Lepri perché, abusivo tra tanti giornalisti giunti a Brindisi per l’incendio del traghetto Heleanna, riuscì, lui e lui soltanto, a “lanciare” i nomi dei 20 turisti francesi morti nel rogo della nave, dirige uno stage al termine del quale seleziona 20 ragazzi.
L’esame sostenuto come per le prove di abilitazione professionale, scritto ed orale, ne scarta 10: questi ultimi diventeranno 5 dopo le prove audio e video e con Maffei e due giovani che avevano dato lustro a “Inchiostro di china”, Anna Maria Buffo, 26 anni, laureata in lettere, speaker tutta d’un pezzo e Vito Bruno, 26 anni, voce calda da doppiatore, diplomato al Conservatorio musicale, compongono ora la redazione delle News e del Teorema di Telerama.
Gli aspiranti anchormen sono il sempre abbronzato Nico Galante, 25 anni, laureando in giurisprudenza e una grande passione per la vela; Sergio Vantaggiato, 25 anni, laureando in economia, l’uomo dalla erre moscia; Rosaria Galasso, 23 anni, diploma di scuola turistica ed un grande distacco verso quella politica che le procura quasi tutti i servizi dal Palazzo e dalle sezioni dei partiti; Monica Carbotta, 23 anni, studentessa di lettere con la passione del giornalismo nonostante le insistenze del padre medico perché studiasse medicina; Stefania Congedo, 30 anni, laureata in lingue e padrona dell’inglese.

Adesso anche il nome poco fantasioso di Telerama sembra più bello: i telefoni della redazione delle News e del suo fiore all’occhiello, il Teorema condotto dal direttore Maffei con ospiti in studio e schede preparate dai suoi collaboratori, squillano con frequenza, Dall’altra parte politici, uomini di cultura, semplici cittadini che chiedono tv affidabile che faccia informazione libera senza troppi condizionamenti.

di Toti Bellone