Cuore Amico – Anno terzo, stesse parole d’ordine: serietà, trasparenza e salentinità

3 Dicembre 2003 Cuore Amico – Anno terzo, stesse parole d’ordine: serietà, trasparenza e salentinità

Il Presidente Paolo Pagliaro ci rivela come, passo dopo passo, un’iniziativa del tutto nuova nel Salento sia cresciuta guadagnando la fiducia di tutti e ottenendo risultati insperati.

Perché il gruppo Mixer Media, leader nel settore dell’informazione, ha sentito il bisogno di avvicinarsi ai problemi del sociale tramite l’iniziativa Cuoreamico?
Nel corso degli anni le emittenti del mio gruppo ed in particolare Telerama, sono state sollecitate, avvicinate, coinvolte in casi di solidarietà. Non potendo restare indifferenti e credendo nella forza della comunicazione, abbiamo dato visibilità a qualche caso e ne abbiamo supportato diversi, nella consapevolezza di accontentare qualcuno e deludere molti altri. La decisione è maturata prendendo coscienza che si poteva fare di più, che realizzando una grossa iniziativa e coinvolgendo tutte le forze attive del territorio ci si poteva impegnare concretamente per il Salento ed i Salentini. Da questa idea, in collaborazione con Banca Popolare Pugliese ed il Gruppo Aligros è nata l’Associazione Cuoreamico.

L’iniziativa ha trovato vasti consensi, non solo a livello istituzionale, ma anche popolare: cosa la rende diversa dalle altre iniziative? È solo merito del potere mediatico televisivo?
Non è stato facile far comprendere ai soggetti più diversi la bontà e l’importanza di questo progetto. Abbiamo dovuto ricordare, innanzitutto a noi stessi, che la parola solidarietà andava recuperata nel suo significato più autentico, abbiamo dovuto lavorare molto per raggiungere quegli obiettivi che da soli nessuno avrebbe potuto nemmeno sfiorare, ma Cuoreamico ce l’ha fatta e quest’anno siamo alla terza edizione. Il progetto è caratterizzato dalla “salentinità”: sono salentini e fortemente radicati nel territorio i soggetti privati che lo hanno realizzato, si rivolge alla sensibilità dei salentini per la raccolta dei fondi, destina gli stessi a beneficio di bambini e famiglie salentine. L’altro aspetto importantissimo di questo progetto è che tutti i fondi sono destinati interamente alla soluzione dei casi prescelti dal comitato scientifico, senza alcuna detrazione per le varie spese organizzative, come invece avviene per tutte le iniziative, nazionali e non, dello stesso genere. Nel nostro caso queste spese sono sostenute dal comitato promotore e dagli sponsor. Il merito dei grandi risultati ottenuti è da attribuire alla concretezza e trasparenza dell’iniziativa. Certo i mezzi di comunicazione sono importanti, attraverso essi si realizza un rapporto forte tra donatori e beneficiari. Lasciamo quindi che radio e televisione siano messi a disposizione della gente, in fondo sono strumenti pensati e gestiti per migliorare la società e per far crescere il territorio, lasciamo che Cuoreamico utilizzi i mezzi dell’informazione per raggiungere tutti e per spiegare anche le ragioni dei deboli.

Lei è stato l’ideatore, ma anche l’anima del progetto: cosa l’ha colpita di più emotivamente? Quale episodio ricorda con più affetto?
Mi emoziona sempre pensare ai bambini e alle famiglie che ho conosciuto in questi anni. Questa esperienza mi ha arricchito molto interiormente. Ho riscontrato negli occhi, nelle parole, nei sorrisi di questi bambini e delle loro famiglie coraggio, tenacia, determinazione, dignità e speranza. Una grande emozione, irrinunciabile, se ne hai l’opportunità e indimenticabile per tutta la vita, quella di pochi giorni fa: l’udienza di Papa Giovanni Paolo II che ha incontrato a Roma, tra gli altri, anche i bambini e le famiglie di Cuoreamico.

Il Gruppo Mixer Media non è mai stato solo in questo progetto: enti e gruppi imprenditoriali lo hanno affiancato da subito. La “solidarietà” smuove tutto e tutti?
Si è vero. Ma questo è dovuto, lo ripeto con un pizzico d’orgoglio, alla validità, serietà e trasparenza dell’iniziativa. Partecipare con le più svariate iniziative e toccare con mano i risultati raggiunti ha fatto sentire l’intero Salento coinvolto nella gara di solidarietà. Dai componenti del comitato promotore, ai membri del comitato scientifico, ai garanti dell’Associazione, agli Enti e alle Istituzioni che nella quasi totalità hanno dato il loro appoggio e collaborazione, alle associazioni che operano nel volontariato, nel sociale e nella solidarietà, ai gruppi sportivi, agli ordini professionali, ad un grande numero di salentini. Nuove forze, nuovi amici, nuove idee, ogni anno, consentono a Cuoreamico di proporsi agli occhi del Salento nel modo più giusto e, a nostro avviso, più umano. In questo modo, decine e decine di bambini e le loro famiglie, hanno ricevuto e riceveranno un regalo che è molto più di un semplice regalo, è in realtà un dono d’amore, è il calore e la vicinanza dei salentini, è una speranza in più.

In questi anni il Salento ha dimostrato la sua generosità ed il suo cuore: c’è un ulteriore appello che si sente di fare ai salentini (se mai ce ne fosse bisogno) per questa terza edizione e in futuro?
Prima di tutto ringrazio a nome dei bambini di Cuoreamico per quanto è già stato fatto, ma è altrettanto doveroso da parte mia, un ulteriore incoraggiamento per un maggiore slancio, per un impegno più forte a favore delle tante sofferenze che ci sono intorno. Credo che chi nella vita è più fortunato abbia il dovere di aiutare gli altri, facciamo in modo, insieme, che questo atto d’amore cresca giorno dopo giorno per aiutare sempre più bambini e più famiglie salentine che hanno bisogno di noi, nel piacere di vivere nello spirito della solidarietà umana, spinti da un effettivo e concreto impegno per il Salento ed i Salentini.

di Adolfo Maffei

3 dicembre 2003