Il “Villaggio Glocale” di Pagliaro

18 Marzo 2008 Il “Villaggio Glocale” di Pagliaro

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Continua la sfida del “villaggio glocale”. Il libro di Paolo Pagliaro Glocal: la comunicazione fattore di sviluppo (Manni Editore, 2007) è stato presentato domenica scorsa, presso l’hotel Risorgimento, alla presenza del senatore Alfredo Mantovano, del sindaco di Melpignano Sergio Blasi e del docente universitario Paolo Pellegrino, che hanno discusso dei quattro principali temi affrontati dall’autore.
La pubblicazione si divide difatti in quattro parti. Dopo l’introduzione del professor Pellegrino, contenente alcune riflessioni teoriche sulla comunicazione nel panorama filosofico del Novecento, è seguito il racconto dell’autore-editore, che ha parlato dell’esperienza imprenditoriale nel settore dell’advertising, ossia della pubblicità come motore di sviluppo sociale. Pagliaro ha poi proseguito entrando nello specifico, discutendo cioè dell’argomento televisione: “Il medium dominante – ha spiegato – in cui si approfondisce l’etica della tivù, il suo rapporto con i fruitori e, dunque, la questione auditel-qualitel”. Poi ha proseguito con alcune riflessioni sull’innovazione tecnologica in campo televisivo.
E dopo questa prima parte, Pagliaro è andato ancora più al cuore della propria esperienza: il gruppo Mixer media in ogni suo aspetto, per un’analisi attenta dei mezzi radiotelevisivi che ne fanno parte. Da qui il passaggio all’informazione, terza sessione della pubblicazione, che ha visto un Pagliaro concentrato soprattutto sul suo modo di fare notizia: il progetto editoriale del gruppo ed il senso che si è voluto attribuire alle battaglie di Telerama.
L’autore ha voluto approfondire anche gli aspetti legati alla multiculturalità nell’informazione televisiva e al difficile rapporto che vi è tra politica e televisione. Commentando gli scritti conclusivi, quelli della quarta parte del libro, Pagliaro ha preso in esame l’impresa televisiva come organizzazione: il concetto di qualità aziendale, le strategie e il management.
Il testo in sé offre una visione positiva della comunicazione e dell’informazione radiotelevisiva, “capace di accrescere – ha tenuto sottolineare ai presenti l’autore-editore – la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita pubblica, nonché di trasmettere conoscenze e valori, incidendo profondamente nel processo di creazione della nostra identità culturale”.
Valorizzare il patrimonio di tradizioni e di cultura della Puglia, razionalizzare e rendere efficiente il sistema amministrativo.