Assemblea Generale APL 27 Gennaio 2012 – Hotel President Lecce

27 Gennaio 2012 Assemblea Generale APL 27 Gennaio 2012 – Hotel President Lecce

Assemblea Generale 27/01/2012
Hotel President – Lecce

Intervento di Paolo Pagliaro
Coordinatore Alleanza per Lecce e il Salento

Cari amici e care amiche
quando pensavo a questo giorno, nei mesi scorsi, mi sembrava sempre lontanissimo.
Non so se vi è mai capitato di desiderare qualcosa talmente tanto da fare costantemente il conto alla rovescia.
E poi, quando quel giorno arriva, sentire di avercela messa tutta ma che si poteva fare ancora meglio, e allora serve anche un po’ di fortuna.
Ecco, io sono orgoglioso di sentirmi così…

E’ tutto pronto adesso per la nostra battaglia, ormai siamo in campo e bisogna combattere amici,
e allora tiriamo fuori gli elmetti e gli scudi,
i guerrieri di Apl non se lo faranno ripetere…

Abbiamo aspettato, siamo stati pazienti, più del dovuto, è vero…
vedete.. non pensavamo nemmeno di poter avere così tanta pazienza,
eppure abbiamo dimostrato di saper stare al nostro posto, sempre pronti determinati, parlando con tutti, aprendo ad ogni possibilità di dialogo, ad ipotesi interessanti per noi e per il futuro dei nostri figli, senza mai svendere i nostri principi e i nostri ideali, e soprattutto senza farci prendere per i fondelli dai padroni della politica, da quelli che pensano di essere gli unici, i migliori e i più bravi.

Non è retorico dire, amici miei, che quello di oggi è il nostro esame di maturità.
Per me, personalmente parlando, è una scelta decisiva per il nostro futuro, una di quelle scelte da non sbagliare.
È per questo che siamo in tantissimi a farla.
Perché alla fine, così, non sbaglieremo.

Siamo tantissimi ragazzi, così noi non vivremo mai la solitudine del leader che pensa e decide per tutti.

Il leader è un riferimento, è quello che ci mette la faccia, quello che deve proteggere le scelte collettive.
Il motto dev’essere: “giù le mani dalle nostre idee”, non “giù le mani dal nostro capo”.
Anche in questo noi siamo diversi.
E quando con Antonio abbiamo pensato due cose diverse se ne è parlato, da amici, e adesso siamo qui insieme e insieme decideremo come non avviene, in realtà, in nessun altro luogo politico del mondo conosciuto.
Sapete quanto gli rode questo, agli amici politicanti di professione. Un casino!

Spero non si offenda nessuno..
Io scherzo perché noi, al contrario di loro, ce la viviamo con grande serenità.
Perché questa consultazione interna non è la resa dei conti col finto sorriso sulle labbra fra due mondi distanti, non è il braccio di ferro per dimostrare chi conta di più.

Siamo qui per contare, per tutti…Proprio tutti
E se per contare ci dobbiamo candidare… allora ci candidiamo.
Senza paura di essere smentiti da qualche nullafacente che su facebook rimette il post in cui dico che io non mi voglio candidare a un bel niente.

Certo che mi candido adesso, perché ci hanno fatto incazzare, perché non sono stati bravi a difendere i nostri diritti, perché questa classe politica va riformata dall’esterno … perché dall’interno, amici miei, non ci sono condizioni di miglioramento.

E quel fattore siamo noi, con la nostra freschezza e la nostra voglia di fare, col nostro protagonismo e la nostra voglia di meritocrazia.

Qualcuno pensava che avremmo gettato la spugna, qualcuno, dopo l’incontro di sabato scorso, pensava che fossimo d’accordo sul nostro destino e che l’assemblea fosse una vuota celebrazione…
e invece eccoci qua; a lottare per la libertà dei leccesi, ascoltando le decisioni di nostri amici e sostenitori, perché quando gli accordi sono fondati sulla trasparenza delle idee non sono inciuci, quando qualcuno vuole accordi matematici, gli inciuci sono evidenti.

Noi siamo come il virus che sta facendo cambiare dichiarazioni a tutti ragazzi, se ci pensate bene è così.

E veniamo al motivo per cui siamo qui …

Sarete voi a decidere la collocazione della nostra alleanza, del nostro patto d’onore.
Siamo stati, gli unici sino ad ora, ed è questo il dato politico, che stanno facendo ciò che hanno annunciato molti mesi fa.
Siamo una novità anche perché siamo coerenti. Perché non riusciamo a parlare senza dir nulla, perché non ci apparterrà mai il politichese, linguaggio di convenienza che trovo viscido e vecchio.

Serve una scossa, dobbiamo mettere a posto le cose, trovare l’unità e far ritrovare la fiducia ai cittadini.

Noi siamo i cittadini, noi siamo la società civile, quelli che per la prima volta partecipano in prima persona, con la propria identità, la propria storia, la propria faccia.

Noi non ci nascondiamo dietro le segreterie dei partiti,
noi no,
non stiamo al telefono a dettare le strategie al gregge degli adepti,
noi incontriamo gli amici, li invitiamo al confronto, chiediamo la loro idea , la loro visione delle cose.

Siamo una squadra, un esercito di amici, di gente che si rispetta e che si vuole bene, noi siamo persone per bene, preparate e decise a cambiare le cose da dentro.

Noi siamo intenzionati a governare le sorti della nostra città col valore dei propri mezzi, non con le false promesse, le false speranze.
Governare Lecce, guidare le politiche dell’amministrazione comunale in tempi di crisi, con i pochi soldi che il Comune ha a disposizione e non certo con i finanziamenti europei che transitano dalle casse della regione e che vengono dispensati ai soldati che sanno stare solo sull’attenti.

Con chi allearci allora? Ma prima ancora perché allearci, per i motivi che abbiamo espresso già più volte.

Noi vogliamo dire al centrodestra che ci ha più volte chiamati in causa e che ha dialogato a lungo e vuole dialogare che nulla è scontato.
Le Primarie ha ragione il segretario nazionale del Pdl sono ormai una necessità..
lo vogliamo capire o no? Noi vogliamo fare le primarie per far capire subito quanto è forte la nostra fame di democrazia.
Con Perrone o con Berlusconi stesso, confrontiamoci. Non abbiate paura. Noi non ne abbiamo. Altri al posto nostro si sarebbero già scoraggiati. Noi No.

Prendiamoci questa città di centrodestra, misurandoci da veri uomini, però , senza presunzioni e senza il naso all’insù.

Con il centrodestra è possibile; con la sinistra, da sempre, non ci siamo mai presi.
E così purtroppo. Abbiamo chiesto il confronto, è arrivato il nulla.
Troppo vendoliana questa sinistra salentina a volte, sempre più spesso, vendoliana con l’anello al naso, a proposito di nasi no?
Prima era vendoliana con l’orecchino, e poteva avere un senso. Adesso a Bari esiste un potere politico economico e lobbistico che vuol prendersi il Salento.
Mai. Questo mai
Finchè noi vivremo, mai.

Con il terzo polo abbiamo parlato a lungo, e non escludiamo che, un giorno, si possa riprendere a farlo.
Però vedete, ho sempre quella sensazione che vogliono far perdere Fitto, non che vogliano andare al Governo. E poi, finchè Adriana non rinnegherà le scelte del filobus, di via Brenta, dei boc, e così via, non ci sono margini così ampi.
Discorso rimandato, almeno per adesso, anche se con Ruggeri grande stima …….

A voi la scelta, noi siamo a vostra disposizione, io mi sento nelle vostre mani.

E dunque amici miei votate liberamente, perché io mi sento in ottime mani. Le vostre.

di Paolo Pagliaro

Lecce, 27 gennaio 2012