Oggetto: Pagliaro risponde a Capone

23 Febbraio 2012 Oggetto: Pagliaro risponde a Capone

Questa mattina Loredana Capone mi ha posto tre domande, a cui rispondo.

1.Quando parla di voto di scambio, a cosa si riferisce?

Il voto di scambio è una pratica illegale.

Loredana oggi mi sembra una Extraterrestre giustizialista.
Non la offendo, ne sono certo, perchè il giustizialismo è elemento fondante della coalizione che rappresenta. Una coalizione che, più si sposta a sinistra, più è moralista, perbenista e bacchettona.
Loredana conosce la politica e conosce i metodi attraverso cui praticare legalmente delle aspettative clientelari. Una logica che, si badi bene, appartiene ad entrambi gli schieramenti. Fra Pd e Pdl ci sono in città circa 100 persone che già si presentano nelle case di leccesi in difficoltà come futuri Assessori, dunque come potenti in grado di incidere sui destini di chi li ascolta. Questa è la pratica bipartisan che combatto. E siccome Loredana sa, la chiamo E.T.

2. Quando dice che “non si aspettava che certe cose succedessero, almeno alle Primarie”, intende dire che il voto di scambio è tollerato alle Amministrative?

Nella mia vita non ho mai tollerato alcun compromesso. Il voto di scambio, per me, è anche promettere qualcosa in cambio di una preferenza. A me non potevano, e non possono, chiedere nulla: le segreterie dei politici, sono o non sono legali luoghi in cui le istanze dei cittadini attendono risposte? Se poi a questi chiedete di votare per l’avversario, e non per voi, chiedo scusa. Io sono estraneo a questo sistema.

3. Pagliaro intende appoggiare Perrone dopo averlo accusato di voto di scambio? E se sì, quale differenza etica o morale esiste tra i due e, in generale, all’interno del centrodestra?

La differenza tra me e l’integralismo giustizialista del centrosinistra, a questo punto anche da lei ben rappresentato, sta proprio nel non voler sentenziare prima del tempo. Così come non mi permetto di insinuare che un candidato molto votato sia collettore di interessi particolari. Se proprio devo dirla tutta, infine, questo scivoloso modo di fare della sinistra mi indigna anche umanamente. In maniera profonda. Se penso al modo vendolianamente prematuro in cui è stato messo all’angolo, cancellato e sostituito il mio amico Sandro Frisullo, che tanto ha da insegnare a molti da quella parte, penso davvero di poter dire a testa alta: “comunque vada, io non diventerò mai come voi”.
Con stima,

Paolo

Lecce, 23 febbraio 2012