Con l’abolizione delle Province che fine faranno i nostri orchestrali?

29 Gennaio 2014 Con l’abolizione delle Province che fine faranno i nostri orchestrali?

Prima che sia troppo tardi e che il problema venga posto in termini di emergenza lavorativa, pensiamo sia opportuno e doveroso da parte dell’Amministrazione provinciale e delle Istituzioni preposte interessarsi per tempo del futuro di tanti professionisti che in questi anni si sono perfezionati all’interno dell’Istituzione Concertistica Orchestrale della Provincia di Lecce.
Si tratta di artisti di riconosciuta e comprovata esperienza che sarebbe imperdonabile abbandonare a se stessi.
Il superamento delle province, da noi condiviso e auspicato in un’ottica di riordino generale degli apparati statali anche con una revisione delle regioni, in una visione di riassetto organico a livello istituzionale, non può e non deve ritorcersi contro i dipendenti della Provincia, né far pagare l’eventuale prezzo di una riforma a chi negli anni ha contribuito notevolmente al potenziamento dell’offerta culturale del territorio.
La stagione lirica della Provincia di Lecce è stato un patrimonio dell’intero Salento, che deve avere un futuro anche oltre la stessa Provincia.
Il superamento delle Province, pertanto, deve contemplare una conseguente tutela delle professionalità operanti all’interno delle stesse, perché le motivazioni che hanno ispirato il progetto di cancellazione delle Province si riferiscono ad una più efficace ottimizzazione del lavoro e a una conseguente razionalizzazione delle spese di troppo.
E quindi un conto sono i costi della politica, un’altra cosa sono gli stipendi di lavoratori capaci e brillanti.
Ci auguriamo che di poter avere non solo avere una veloce risposta in tal senso, utile a rincuorarci, ma soprattutto azioni precise volte a dare un futuro di certezze a tante preziose competenze, come nel caso dei musicisti dell’Orchestra della Provincia di Lecce.

di Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento

Lecce, 29 gennaio 2014