“Oddio, qualcuno fa ancora sesso. In galera!!”

6 Marzo 2015 “Oddio, qualcuno fa ancora sesso. In galera!!”

Sarà perché navighiamo nell’era digitale, quella in cui si moltiplicano le solitudini. Sarà per questo che ci meravigliamo perché degli uomini e delle donne fanno ancora sesso.
A breve, potrà diventare un reato. Dobbiamo prepararci psicologicamente per un nuovo e casto avvenire; abituandoci, soprattutto, all’idea che anche mentre siamo nel caldo delle nostre case, con le finestre e le porte chiuse, qualcuno da fuori ci monitori come un perenne e costante ‘Grande Fratello’.
Le intercettazioni di Silvio Berlusconi suonano un po’ così: un uomo passa allegre serate con donne bellissime in casa sua, ma per qualche strana ragione quella privacy viene fatta esplodere in nome non della ricerca di un fatto di reato, che evidentemente non c’è.
Stiamo correndo un pericolo senza precedenti: un fatto moralmente discutibile (per alcuni) può diventare un comportamento sanzionabile dalla legge penale. Vale a dire, se la legge penale è tassativa, qui si realizza il più grande e preoccupante tentativo di ribaltare lo Stato di diritto; disegnando un sistema dove il moralmente deprecabile coincide con un reato, anche se non indicato dalla legge.
Siamo tutti in pericolo. E lasciamo da parte il commento (legittimo) dei moralisti su cosa fanno gli altri a casa propria.
Qui è in gioco la democrazia: per la legge penale solo i reati stabiliti sono sanzionabili, e non ciò che è moralmente sbagliato per i più.
È in gioco la nostra serenità di cittadini nei confronti della legge e la protezione della nostra vita privata. Apriamo gli occhi, prima che sia troppo tardi. Perché potremmo essere trattati tutti come Berlusconi.

di Paolo Pagliaro

Lecce, 6 marzo 2015