Referendum Trivelle: “Renzi supera il limite della decenza”

12 Febbraio 2016 Referendum Trivelle: “Renzi supera il limite della decenza”

Renzi non sa più cosa inventarsi per ridurre al lumicino gli spazi democratici: dalla riforma del Senato non eletto dai cittadini, alla sua permanenza dolorosa al governo senza essere votato, alla data del referendum sulle Trivelle che non dovrebbe più coincidere con quella delle elezioni amministrative (nel tentativo di ridurre l’affluenza, quindi il raggiungimento del quorum) e con una consistente spesa in più. Siamo al colmo.

Siamo all’accattonaggio spinto. Solo così si può definire, ahinoi, chi resta al governo e, prendendo decisioni puntualmente contro il popolo, ne riduce la sovranità al fine di non essere contraddetto e portare avanti i suoi biechi progetti. Adesso anche sulle trivelle nei nostri mari, osteggiate da tutte le comunità interessate ma spinte da Renzi, che avrà qualche inciucio da portare avanti sulla pelle dei cittadini e svendendo il nostro straordinario paesaggio alle grandi compagnie petrolifere. Dovrebbe dimettersi e farci tornare alle elezioni. Ha decisamente superato il limite della decenza.

Lecce, 12 febbraio 2016

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia