Renzi, Boschi, Delrio e l’imbroglio perenne del Referendum Costituzionale ( anche nella scheda )

26 Settembre 2016 Renzi, Boschi, Delrio e l’imbroglio perenne del Referendum Costituzionale ( anche nella scheda )

È veramente vergognoso tutto quello che il popolo italiano sta subendo dal Governo Renzi che trasforma il referendum costituzionale in una grande bufala e piccona ogni principio della democrazia. È raccapricciante il modo un cui viene posto il quesito referendario. È una domanda a trabocchetto per invogliare gli elettori meno informati a votare “sì”.

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione” – approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016.

A completare la bugia manca soltanto un punto interrogativo dopo l’ultima parola. Ci chiediamo in modo sarcastico perché non abbiano scelto ad esempio di formulare questa domanda: “Italiani volete fare festa tutto l’anno senza lavorare mai? Votate sì al referendum”.” Italiani vorreste non pagare le tasse e vivere felici, votate sì al referendum”.

Renzi fa tutto da solo ma in democrazia il testo sarebbe dovuto essere stilato in accordo con le forze politiche avversarie, ma ripetiamo questo sarebbe dovuto avvenire in una normale democrazia. Eppure la legge del 1970, all’articolo 16, spiega con precisione che nel momento in cui si deve modificare la costituzione, un quesito deve essere chiaro e riportare gli articoli da modificare specificandone il contenuto. Non possiamo accettare tutto ciò, il popolo italiano deve ribellarsi a tali marchingegni machiavellici costruiti ad arte come una trappola per topi. A maggior ragione bisogna votare NO per far capire a questi signori che l’anello al naso non lo tiene più nessuno.

Lecce, 26 settembre 2016

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia