“Il prezzo delle primarie Pd? Lo pagheranno i pugliesi”

1 Aprile 2017 “Il prezzo delle primarie Pd? Lo pagheranno i pugliesi”

Intervista di Affaritaliani.it del 1 aprile 2017

Puglia al centro della cronaca nazionale per la vicenda Tap? Ma in questo caso si è sentita poco la voce di Forza Italia e del centro-destra. Voi siete a favore o contro la Tap a Melendugno sulla spiaggia di San Foca?

“È vero, si è sentita poco la voce del centrodestra ed il motivo è molto semplice: non esiste una posizione complessiva, è un tema su cui non si è riusciti a fare sintesi. C’è chi non individua nel gasdotto un potenziale rischio ambientale e paesaggistico, ritenendo che possa essere un valore aggiunto dal punto di vista energetico ed economico. C’è chi, poi, come il sottoscritto, non ha mai aderito a questa tesi e si batte da anni, dall’era di Vendola (a cui dobbiamo questo sfregio) contro un progetto che deturpa un’area paesaggistica di pregio straordinario, una vera profanazione di un lembo di Terra bellissimo, laddove esisteva l’opzione Brindisi zona industriale … Un’alternativa che avrebbe consentito alla città di avere finalmente delle opere di bonifica ambientale attese da anni nella zona industriale seriamente compromessa.Invece, nessun beneficio per Brindisi e un danno alla Provincia di Lecce. Questo è un problema atavico per il Salento dove la questione Tap evidenzia come si susseguono una serie di ferite dolorose: dalla centrale a carbone di Cerano all’ Ilva, dagli scarichi a mare alle trivelle, dallo sfregio del fotovoltaico all’eolico selvaggio, dalla carenza nei trasporti vedi Frecciarossa, Ferrovie Sud Est da terzo mondo, strade poco sicure e voli soppressi. Tutto questo perché non c’è la cabina di regia istituzionale che concentri le sue attenzioni per difendere e programmare lo sviluppo di un territorio periferico con un potenziale altissimo che conta circa due milioni di abitanti”.

Che cosa c’è dietro questo scontro? Quali interessi si combattono?
“Non si tratta, a mio avviso, di strani interessi. Ciò che è accaduto si deve esclusivamente ad una politica senza visione e sciatta, superficiale. E a politici che hanno sempre usato il Salento, come terra di conquista elettorale, da abbandonare subito dopo. Ecco perché nessuno si è scontrato con la lontana Regione Puglia quando Vendola stringeva accordi per la realizzazione a Melendugno. Eravamo soli”.

Puglia in prima pagina anche per le primarie del Pd dopo la discesa in campo del governatore Emiliano? La sua corsa alla segreteria del Pd è un’opportunità o un guaio per la Puglia?
“Voglio parlare di fatti: Xylella, Piano di Riordino, Patto per la Puglia, consorzi di bonifica e vedremo che altro ancora. Solo alcuni punti di scontro recente tra Regione e Governo, in una battaglia senza esclusione di colpi per la segreteria del Pd. È chiaro che sia nocivo per la Puglia: il dialogo istituzionale è essenziale per la crescita dei territori. In questo momento, la Puglia paga il prezzo dell’interruzione di rapporti di leale collaborazione Stato-Regioni”.

Qual è il bilancio della gestione Emiliano? Positivo o negativo? rimpiangete Vendola?
“Non scherziamo. Vendola ha avviato lo smantellamento della Puglia. Tuttavia, gli riconosciamo di aver avuto un’idea (nefasta) di governo e di cose da fare, sebbene tutta a trazione radicale, ma è il suo dna. Emiliano, purtroppo, non consente alcun giudizio sul suo operato perché ad oggi non ci risultano grandi e incisive iniziative della Regione sui temi più caldi e cari alla comunità. Con le primarie, poi, ci si avvia ad un biennio di nulla di fatto”.

Paolo Pagliaro
Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia
Responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali
Responsabile Cultura, turismo e comunicazione in Puglia