Brava Marina, condivido dalla prima all’ultima parola

24 Aprile 2018 Brava Marina, condivido dalla prima all’ultima parola

Marina Berlusconi risponde a Di Battista: 
“Mio padre sarà nei libri di storia, lui non credo”

«Mio padre si è conquistato un posto nei libri di storia, del signor Di Battista non credo che su questi libri troveremo grandi tracce». Interpellata dall’Ansa al termine dell’assemblea Mondadori, Marina Berlusconi risponde ad Alessandro Di Battista, che ha definito l’ex premier il «male assoluto». Sulla battuta di suo padre, che assumerebbe i grillini solo per «pulire i cessi» a Mediaset, è netta e rincara la dose: «Beh, cosa volete si risponda a chi ti dice di non voler nemmeno sedersi a un tavolo con te, dimostrando un assoluto disprezzo della democrazia? O a chi addirittura ti definisce «il male assoluto», come dire Stalin, Hitler, il diavolo?».

«Alza il telefono e parla con Putin o con Merkel»
«Se non fosse drammatico, perché c’è di mezzo il futuro del Paese — prosegue Berlusconi —, sarebbe da prenderla come la ridicola sparata di ragazzi arroganti che non hanno nulla di costruttivo da proporre e quindi devono cercarsi a tutti i costi un nemico. Stiamo parlando di un signore, mio padre, che è uno dei più grandi imprenditori italiani, ha creato dal nulla un gruppo che dà lavoro a 20mila persone, un gruppo che ha pagato dalla sua nascita 10 miliardi di tasse». «Stiamo parlando di un signore — continua la figlia dell’ex premier — che ha innovato nelle imprese e in politica, ha raccolto oltre 200 milioni di voti, ha guidato l’Italia per nove anni realizzando innumerevoli riforme, ha ridato orgoglio a questo Paese trattando da pari a pari con i più grandi leader del mondo. Mio padre alza il telefono e parla con Vladimir Putin o con Angela Merkel, e chi lo offende parla al massimo con un comico o un esperto di computer».
La campagna elettorale «straordinaria»
E ancora: «Ha fatto una campagna elettorale straordinaria, per le politiche ma anche per le regionali in Molise, con tutto l’impegno e la generosità di cui è capace. A livello nazionale ha recuperato parecchio, nonostante il voto del 4 marzo non abbia certo premiato le posizioni moderate, e si conferma l’unico davvero in grado di dar voce a idee che per fortuna non moriranno mai: la passione per la libertà, la lotta alle ideologie totalitarie e alle ipocrisie del giustizialismo, la difesa del mercato». «La sua esperienza e saggezza, così come i suoi rapporti con l’Europa e con molti fra i più importanti leader mondiali – ha concluso la presidente di Fininvest e Mondadori -, rappresentano un patrimonio prezioso che va al di là di Forza Italia e della stessa coalizione di centrodestra».

Lecce, 24 aprile 2018

Paolo Pagliaro