Reddito di cittadinanza? Meglio chiamarlo Debito di cittadinanza

5 Ottobre 2018 Reddito di cittadinanza? Meglio chiamarlo Debito di cittadinanza

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”. In questo proverbio cinese che racchiude il mio pensiero c’è uno dei motivi principali per cui il Reddito di Cittadinanza oltre ad essere un grande bluff, per le modalità in cui sarà concesso, sperperando soldi che il nostro Paese nemmeno ha, è anche un grande danno perché un popolo che riceve soldi senza produrre ricchezza e, ancor peggio senza sentire l’esigenza o avere la necessità di essere attivo, è destinato a morire perché non produce sostanza ma solo debito.
Tutto diventa ancora più grave guardando l’intera manovra economica che si rivela nemica delle imprese, degli investimenti, e del lavoro, perché giocare tutta la partita sul rapporto deficit – Pil significa segnare negativamente il futuro anche delle prossime generazioni.
La soluzione non è l’assistenzialismo ma è quella di investire per creare posti di lavoro e per aiutare imprese e tutte le partita Iva a rimettersi in piedi ritornando ad essere bacino di posti di lavoro. Ovviamente questo non avrebbe portato consenso tra gli elettori ormai intossicati dai proclami. Anche l’uscita in trionfo dei grillini sul balcone testimonia la qualità di una recita che cerca sempre una platea per allargare la base.
Così facendo gli ultimi rimarranno sempre ultimi e nonostante l’impiego di tantissimi soldi il reddito di cittadinanza si trasformerà in “debito di cittadinanza” e le aziende continueranno ad annaspare ed i posti di lavoro saranno sempre meno, si incentiverà il lavoro a nero, e nel frattempo si alimenteranno illusioni che si trasformeranno in delusioni.
Lo Stato ideale è quello che combatte i fannulloni e dà la possibilità a chi merita, a chi ne ha voglia, a chi vuole emergere di progredire con il lavoro e non uno Stato che incentiva la passività.
Soltanto con il lavoro, e appunto creando i presupposti per dare vitalità al mondo del lavoro, si combatte la povertà. Soltanto producendo reddito si possono ottenere risultati che non arriveranno mai come una manna caduta dal cielo indebitandosi: inutile uscire sul balcone e gridare vittoria, perché questo è solo l’inizio della fine.
Uno Stato che si comporta in questo modo è irresponsabile perché una volta mangiato quel pesce il popolo continuerà a morire di fame.

Intervento pubblicato sul Quotidiano di oggi 5 ottobre 2018

Paolo Pagliaro