Grande Salento? Non serve, già provato, Regione Salento per diventare fabbri del nostro destino

23 Maggio 2019 Grande Salento? Non serve, già provato, Regione Salento per diventare fabbri del nostro destino

Ho letto l’intervista al presidente della provincia Stefano Minerva sul piano strategico del Grande Salento e sulla ricostruzione della centralità delle province; incredibile, dopo tanti anni sento ancora parlare di Grande Salento.
Nel Giugno del 2010 in un mio editoriale sul Nuovo Quotidiano di Puglia spiegai che nessun risultato era stato prodotto dal progetto in questione seppur esso racchiudesse in sé un grande fascino culturale e politico.
Il destino dei nostri figli e della nostra terra, così come rimarcai all’epoca, non può essere lontanamente immaginato secondo l’attuale schema che vedeva i presidenti delle tre province salentine recarsi a Bari, Roma ma anche in Europa col cappello in mano a chiedere l’elemosina.
Senza parlare poi che col decreto Delrio le provincie non servono più a nulla, senza risorse, senza deleghe, senza poteri e senza alcuna autorevolezza determinata da una legittimazione popolare.
Il bravo presidente Stefano Minerva spiega (nell’intervista) che “Il percorso per dar vita ad una programmazione congiunta degli interventi tra le tre aree territoriali necessita di dotarsi di una cabina di regia permanente”, ecco e fin qui ci trova d’accordo.
L’unica cabina di regia che però può farci diventare fabbri del nostro destino è diventare Regione, una Regione Salento.
Ricordo a tutti, ancora una volta, che se durante i lavori della Costituente, il progetto dell’onorevole Codacci Pisanneli non fosse stato messo all’angolo da un accordo di potere tra Togliatti e Moro adesso il Salento sarebbe l’undicesima regione su ventuno con 1.800.000 abitanti.
Ciò detto la via più intelligente da percorrere oggi sarebbe quella del riordino territoriale studiato dalla società geografica italiana che prevede la cancellazione dell’attuale scacchiere: regioni, province, città metropolitane, enti inutili ecc. e la ricollocazione in 31 nuove regioni, anche negli statuti, di dimensioni ottimali.
Solo così si eliminerebbero sprechi e privilegi.
Riordino territoriale, federalismo liberale di Carlo Cattaneo e federalismo fiscale territoriale , tre linee guida per risollevare e crescere.
Salento Regione per prendere le redini della nostra storia in mano.
Rilanciamo con forza la nostra idea, la nostra proposta, la nostra soluzione.

Lecce, 23 maggio 2019

Paolo Pagliaro