Tv, Telerama festeggia 30 anni. “Sogno il Salento regione”

18 Giugno 2019 Tv, Telerama festeggia 30 anni. “Sogno il Salento regione”

Di seguito l’intervista rilasciata al direttore Angelo Maria Perrino di Affaritaliani.it

Venerdì 14 giugno nella splendida cornice del Malè a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, la televisione del Salento, ha festeggiato i suoi 30 anni di attività. Abbiamo intervistato il suo editore, Paolo Pagliaro, che 29enne decise di tuffarsi nell’avventura televisiva con coraggio, con una valigia piena di sogni, e con intelligenza, passione, e tanto lavoro ha creato negli anni una realtà importante e insostituibile per l’intero Salento.

Eccoci qui dopo una festa meravigliosa che è stata la ciliegina sulla torta di questi 30 anni di Telerama, la televisione del Salento. A cosa ha pensato quando si sono spente le luci e ha chiuso gli occhi, qual è stato l’ultimo pensiero prima di addormentarsi?

“Ho pensato che era tutto vero, ho pensato che quel sogno che avevo trent’anni prima si era realizzato. Il giorno delle festa è stato il momento delle emozioni. Rivedere quasi tutti i collaboratori di questo lungo percorso, tutti professionisti che hanno fatto parte della nostra grande famiglia, è stato veramente eccezionale; eravamo tutti uniti e tra un aneddoto e un pezzo di torta abbiamo ripercorso la storia. Quando ho chiuso gli occhi prima di addormentarmi ho pensato che quello era il perché di tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni”.

Che tipo di traguardo rappresentano i trent’anni?

“Un traguardo molto importante che diventa sunto dell’impegno e dei sacrifici che abbiamo fatto e lo porteremo sul percorso che ci aspetta, in direzione futuro, coscienti che l’unica ricetta si chiama lavoro, lavoro fatto con passione e con una visione chiara”.

Qual è stato il segreto di Telerama?

“L’unico segreto si chiama lavoro. La chiave vincente è stata quella di decidere di snodare l’attività di Telerama su un percorso culturale, sul doppio binario valorizzazione e informazione militante a favore del territorio, e di aver dunque lavorato sulle auto produzioni, senza televendite. Siamo riusciti così a diventare la televisione dei salentini e siamo entrati nelle loro case raccontando la quotidianità, e poi la storia, gli eventi, lo sport, la politica sempre in primo piano e con le nostre battaglie siamo diventati sentinelle del territorio. Abbiamo fatto il Salento nel senso che prima del nostro avvento si parlava solo di Puglia. Siamo diventati le sentinelle di un territorio che aveva bisogno di ritrovare la propria identità e costruire il proprio futuro”.

Adesso?

“Adesso, prima di ogni cosa, dobbiamo combattere per rimanere in piedi in un periodo di crisi così importante e lo faremo in modo orgoglioso forti dei nostri valori. Affronteremo le nuove sfide con lo spirito che ci ha accompagnato in questi 30 anni”.

Lei che ha una visione lungimirante come immagina il futuro della sua televisione e della sua terra?

“Una bella domanda. La mia televisione dovrà vincere le nuove sfide che i nuovi confini dell’informazione con l’avvento dei social hanno stabilito. Il mio gruppo dovrà con professionalità e serietà essere sempre più presente in questo periodo di grande crisi dell’intero settore dell’editoria. La mia terra purtroppo sempre più in declino e sempre più emarginata. ma con potenzialità immense, la immagino più autonoma e protagonista del proprio futuro. E quindi immagino una grande riforma che dia al Salento ciò che è suo: immagino il Salento regione”.