Tristezza e rabbia

11 Luglio 2019 Tristezza e rabbia

Ho aspettato un po’ prima di scrivere, ho pensato tanto.
È una notizia molto triste e inaccettabile sotto ogni punto di vista.
Un uomo non può morire sul lavoro, il posto di lavoro non può diventare campo di guerra.
Una raffica di vento forte ha causato la caduta in mare dell’operaio trentunenne che si trovava nella cabina di una gru dello stabilimento ArcelorMittal ( ex Ilva) Italia di Taranto; è disperso in mare, le ricerche continuano ma le speranze sono poche. Stessa gru, stessa morte di un altro lavoratore figlio del Salento nel 2012.
Sapevamo tutti che c’era allerta meteo, perché se era già successa una cosa simile e un altro lavoratore morì, nessuno ha pensato di bloccare le gru in un pomeriggio così particolare? Questa è la riflessione più spontanea che mi viene in mente, spero però che si faccia chiarezza perché non possiamo più accettare che si muoia mentre si sta cercando di guadagnare il necessario per vivere.
Sono triste e rammaricato ma la cosa ancor più grave è che mi sento impotente di fronte a situazioni come queste che mai dovrebbero verificarsi.

Lecce, 11 luglio 2019

Paolo Pagliaro