Salento: ambiente e problematiche derivanti dall’inquinamento

1 Novembre 2019 Salento: ambiente e problematiche derivanti dall’inquinamento

Il Salento era una terra pulita che regalava all’Italia intera l’immagine della vecchia tradizione salentina che coltivava prodotti genuini usati poi per i succulenti cibi di una tradizione culinaria famosa ovunque. Quella terra esiste ancora ma la genuinità però, preservata da chi ancora può, è stata scalfita dall’assurdo aumento delle problematiche ambientali.

Un territorio meraviglioso deturpato negli anni dallo scriteriato uso dei veleni industriali di Ilva e della Centrale a carbone di Cerano, dall’interramento dei rifiuti tossici e radioattivi, poi il rischio Trivelle e Tap, l’inquinamento provocato in falda da rifiuti di lavorazioni industriali e dalle tante discariche oramai insicure, l’invaso del Pertusillo che fornisce l’acquedotto pugliese contaminato dalle trivellazioni alla ricerca del petrolio.
In tutto questo ovviamente anche la politica ha fatto la sua parte e soltanto la provincia di Lecce è stata risparmiata dall’industria pesante che portarono a Brindisi e a Taranto per degli accordi politici che all’epoca furono visti come una manna caduta dal cielo, perché portarono posti di lavoro.
Altra nota dolente è che la Regione Puglia non è mai riuscita a prevedere il ciclo dei rifiuti.
Scarichi nel mare, depuratori mal funzionanti e la mancanza di volontà di investire sul raffinamento dei reflui sono la conseguenza dell’anarchia e dell’incapacità.
La politica deve essere intransigente e trovare delle soluzioni pere preservare l’ambiente: allo stesso tempo deve stoppare le concessioni per i nuovi campi di fotovoltaico o eolico perché, seppur rappresentino un ottimo approvvigionamento di energia pulita, non possono essere collocati in quelle aree agricole che poi resteranno segnate per tanti tantissimi anni, ma sui tetti di fabbriche, aziende, case. Abbiamo la più alta concentrazione di pannelli fotovoltaici, nelle campagne, dell’intera Europa e nessuno ancora ci ha spiegato come saranno smaltiti tutti i pannelli. Da questa serie di situazioni ci accorgiamo che non c’è programmazione e l’ambiente ne soffre.
Servono politiche serie che badino alla sostanza e non alle chiacchiere anche perché qui abbiamo il più alto tasso di tumori rispetto all’intero Paese.
Con i governi di sinistra, targati Vendola prima ed Emiliano poi, la Regione Puglia anche in materia “ambiente” è stata deficitaria ed ha preferito lo slogan alla soluzione, dando il via a situazioni che hanno messo in ginocchio questa terra.
Bisogna ripartire da zero e iniziare a cancellare rischi e fattori di rischio a qualsiasi costo, perché in ballo c’è la vita, in ballo c’è il futuro dei salentini.

#culturaidentità 🇮🇹

 

Articolo pubblicato sul mensile Cultura e Identità del 1 novembre 2019

 

Paolo Pagliaro