DPCM di ottobre: la farsa continua

13 Ottobre 2020 DPCM di ottobre: la farsa continua

Siamo alle comiche, l’Italia è nelle mani di una comitiva di buontemponi che per paura del buio dorme con le candele accese appiccando il fuoco in ogni settore: se continuano così resterà solo cenere del nostro Paese.
Il nuovo DPCM sarebbe esilarante se non aprisse a scenari veramente preoccupanti.
Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato anche consumare in piedi; sale da ballo ancora chiuse, discoteche ancora chiuse ma sono permesse fiere e congressi, cosa cambia, ci spieghino cosa cambia tra un ristorante ed un bar e una fiera? Come si fa a togliere la possibilità di lavorare alle attività commerciali senza nessuna forma di ristoro economico?
Perché limitare la libertà delle persone a tal punto da obbligarle a non giocare nemmeno la partitella di calcetto o di praticare sport di qualsiasi genere a livello amatoriale?
Così si va verso uno stress di gruppo da cui difficilmente ci salveremo.
Perché questo Governo non si organizza per fare tamponi e test a tappeto a tutti, per affrontare poi, in maniera serena, con delle regole precise, il futuro?
Il limite di 200 spettatori nei cinema e 1000 negli stadi che potrebbero contenere anche 50, 60 mila persone, ci sembra veramente assurdo.
Così stanno ammazzando tutto il mondo lavorativo che ruota intorno allo sport, la cultura, l’intrattenimento, e tutte le imprese coinvolte direttamente o anche indirettamente a questi settori, tutto è concatenato e tutto questo accade senza, ripeto, dare nessun ristoro ai milioni di Partite Iva che sono già in ginocchio
Infine, per capire l’assurdità e la confusione di tutto l’ambaradan governativo, basta pensare che ci raccomandano fortemente di non ospitare più di sei familiari o amici in casa nostra.
Queste le chiamano novità, queste le chiamano misure di contenimento per il virus, ma queste sono solo manette ed è veramente inaccettabile, democraticamente inaccettabile, sapere che il ministro Speranza ha inviato i cittadini a spiare e comunicare ipotetiche infrazioni: l’invito alla delazione è tipico di un regime totalitario. Siamo veramente stanchi di essere governati da gente che non ha idea dei danni che provocheranno queste decisioni.
Dal virus ci si può curare ma saranno incurabili i danni provocati da queste misure scellerate.
Rispetto per le famiglie, rispetto per i lavoratori, rispetto per le Partite Iva, rispetto per il futuro dei nostri figli. Vogliamo immediatamente una forma di ristoro per tutti coloro che saranno costretti ad abbassare serrande e saracinesche. Basta improvvisazione, non possono più arrampicarsi sugli specchi dell’effetto sorpresa. questo Governo ha avuto sei mesi di tempo per organizzarsi e ancora oggi non riesce a fare quello che è stato fatto in altri Paesi, dove hanno risarcito in tempo reale i cittadini costretti alla chiusura delle loro attività. In Italia invece di aiutare le persone si spingono giù, oltre l’orlo del baratro, inviando le cartelle dell’agenzia delle entrate che ormai sono la Spada di Damocle di ogni onesto lavoratore autonomo e non che tra poco non avrà i soldi per procurarsi i beni di prima necessità.

Lecce, 13 ottobre 2020

Paolo Pagliaro