“Mezzogiorno” di fuoco

25 Novembre 2020 “Mezzogiorno” di fuoco

La fotografia è nitida e dai contorni implacabili perché cattura una situazione veramente nera. Il Mezzogiorno sprofonda in tutti i sensi messo in ginocchio da una crisi cronica dovuta alla recessione da Covid-19 del tessuto produttivo che ancora non si era ripreso dalle picconate della crisi del 2018.
Il rapporto Svimez evidenzia ancora una volta il divario del Meridione con altre zone del Paese come a soffrire di più siano le sue fasce più deboli oltre ai giovani e alle donne. Ed in modo evidente il rapporto sottolinea anche un ritardo nei servizi, Scuola e Sanità su tutti, tutto questo accade nello stesso modo in cui continua la perdita delle persone residenti ed è ancora più deprimente leggere che aumentano le persone che beneficiano di misure di sostegno al reddito.
Riduzione dell’occupazione (- 4,5%) per tre volte superiore al Centro-Nord e si perderanno altri 280mila sposti di lavoro.

OCCUPAZIONE GIOVANILE – Al sud è calata rispetto al 2008 di 573mila unità.
LAVORO FEMMINILE – L’emergenza sanitaria ha cancellato in tre mesi circa l’80% dell’occupazione femminile che si era creata dal 2008 fino al 2019.
SONO ANDATI VIA – 138mila residenti, 20mila hanno scelto di andare all’estero, i due terzi invece hanno scelto di emigrare al Centro-Nord.
SANITÀ – Secondo Svimez al sud era già “rossa” prima della Pandemia come dimostrano i livelli essenziali di assistenza e la spesa sanitaria pro capite.

Inutile dire che era tutto ampiamente preventivabile, a tal proposito abbiamo sempre evidenziato che che da noi l’emergenza sarebbe diventata irreversibile senza politiche mirate alla salvaguardia del tessuto produttivo. Non c’è più tempo da perdere; bisogna prendere atto della reale situazione che ci mostra che non si muore solo di Coronavirus ma senza le giuste politiche si condanna a morte una parte d’Italia che da sempre soffre.
Il sud è orgoglioso, forte, ha voglia e bisogno di lavorare e di crescere. Il meridione vuole rialzarsi e dare ai propri figli le giuste motivazioni e opportunità per non emigrare e per costruire il proprio futuro nella loro terra.

Lecce, 25 novembre 2020

Paolo Pagliaro