“Fare fronte comune per difendere paesaggio, ambiente e terreni agricoli”

27 Marzo 2021 “Fare fronte comune per difendere paesaggio, ambiente e terreni agricoli”

Di seguito il mio intervento su  spazioapertosalento.it

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“Dobbiamo bloccare l’assalto delle multinazionali e delle grandi imprese del Nord che, con la scusa delle energie rinnovabili, colonizzano, deturpano e sfruttano i nostri terreni agricoli”. Continua la battaglia del consigliere regionale Paolo Pagliaro, presidente del gruppo “La Puglia domani”, per cercare di bloccare la realizzazione di due grandi centrali eoliche nelle campagne di Salice e Veglie (in tutto 21 torri alte più di 200 metri, con opere connesse nei territori di Guagnano, Avetrana, San Pancrazio ed Erchie).

Nelle scorse settimane, assieme ai sindaci interessati, ha preso posizione contro i due progetti che, se realizzati, determinerebbero uno “scempio ambientale, l’ennesimo a danno di questa terra”. In seguito il consigliere regionale ha formalizzato una specifica richiesta di audizione indirizzata al presidente del Consiglio regionale e al presidente della V Commissione consiliare “Tutela del Territorio e delle Risorse naturali, Difesa del suolo”.

Pagliaro, in particolare, ha richiesto l’audizione dell’assessore all’Ambiente della Regione, dei dirigenti regionali della Sezione “Tutela e Valorizzazione del paesaggio” e del Servizio Via, dei presidenti della Province di Lecce, Brindisi e Taranto, e dei sindaci di Avetrana, Erchie, Guagnano, Salice Salentino, Veglie e San Pancrazio. A quanto è dato sapere, l’audizione dovrebbe tenersi subito dopo Pasqua.

“Dopo il fotovoltaico – dice Pagliaro – ecco che anche per l’eolico si prova ad arrivare nel Salento che, come ho spesso detto, ha già dato. Siamo scesi in campo, abbiamo manifestato con forza e vigore, proprio su terreni minacciati da questa avanzata, non ne possiamo più. E poi ho portato il mio impegno in Regione dove la mia azione è serrata, ho già organizzato delle Audizioni e non ci fermeremo; lotteremo per impedire che accada e faremo, spero, fronte comune per difendere i nostri beni più importanti: paesaggio, ambiente e terreni agricoli”.

“Nel dettaglio – continua il consigliere regionale – mi sembra assurdo anche solo ipotizzare quello che potrebbe accadere e cioè la realizzazione di un mega parco eolico che ha bisogno anche delle fondazioni per le torri, delle piazzole antistanti necessarie alla costruzione e all’esercizio degli aerogeneratori, degli scavi per la posa di cavidotti interrati per decine di chilometri. Si tratterebbe di un’altra ferita insanabile per il nostro Salento, proprio nei terreni in cui il Parco del Negroamaro racchiude una parte preziosissima della sua produzione”.

“A tal proposito – conclude – ho richiesto una nuova audizione in Commissione Ambiente della Regione Puglia per approfondire la vicenda ascoltando anche i sindaci dei Comuni interessati. Torneremo a parlare delle modifiche da apportare al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e al Piano Energetico Ambientale della Regione, è giunta l’ora di scrivere regole ben precise e severe che sventino ogni minaccia del genere”. (r.f.)