Terme di Santa Cesarea: per i dipendenti solo un prolungamento dell’agonia. Combattiamo per il futuro di questo gioiello del Salento

13 Aprile 2021 Terme di Santa Cesarea: per i dipendenti solo un prolungamento dell’agonia. Combattiamo per il futuro di questo gioiello del Salento

Proprio oggi, nel giorno dell’ennesima protesta dei dipendenti della società Terme di Santa Cesarea per il mancato pagamento degli stipendi, dall’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia è giunta risposta scritta alla nostra interrogazione in merito. E purtroppo non arrivano affatto rassicurazioni. Anzi, solo un prolungamento dell’agonia dei lavoratori del grande complesso termale salentino, ai quali anche oggi ho voluto far sentire la mia vicinanza, partecipando al sit-in organizzato ai piedi della Prefettura di Lecce. Ho ascoltato il grido di aiuto e le crescenti preoccupazioni dei dipendenti delle Terme, da mesi senza stipendio e lasciati dalla Regione Puglia in balia di inutili tecnicismi che altro non fanno che generare ulteriore incertezza e apprensione per il loro futuro occupazionale. L’assessore Lopalco, a precisa e circostanziata interrogazione urgente da me presentata in cui ho chiesto un intervento della Regione a sostegno e supporto di questi lavoratori, di fatto non risponde. Si trincera, invece, dietro incresciosi tecnicismi che hanno il sapore soltanto del più classico gioco dello scaricabarile.
La battaglia per il futuro delle Terme, che vivono una situazione di precarietà preesistente alla pandemia, la portiamo avanti con caparbietà da tempo, per richiamare la Regione alle sue responsabilità di socio di maggioranza della società che gestisce l’impianto. Pur avendo annunciato la volontà di dismettere le sue quote, non può disinteressarsi delle sorti delle Terme e dei suoi dipendenti.
E mi auguro che nell’audizione in IV Commissione che ho richiesto, convocata per giovedì, finalmente si potrà discutere del necessario piano di rilancio di un complesso termale che rappresenta il motore dell’economia non solo turistica, per Santa Cesarea e per l’intero territorio salentino. Un gioiello che deve essere valorizzato e che invece si lascia languire. Questo non lo permetteremo.
E mentre oltre cento lavoratori sono sull’orlo della disperazione, l’Assessorato alla Sanità che fa? Resta a braccia conserte, in attesa di un parere (che chissà quando arriverà) da parte della Conferenza delle Regioni, relativo alla possibilità delle strutture private accreditate al Sistema Sanitario Nazionale (come le Terme di Santa Cesarea, appunto) di ricevere un contributo una tantum, a seguito della sospensione delle attività per effetto del Covid-19.
La responsabilità di decidere, dunque, viene lasciata al Governo centrale. Ribadiamo tutta la nostra preoccupazione per questi lavoratori che da mesi non percepiscono un solo euro e torniamo, con forza, a sollecitare un intervento diretto e deciso da parte della Regione Puglia.

 

Lecce, 13 aprile 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS