“No all’eolico e al fotovoltaico selvaggio”

27 Aprile 2021 “No all’eolico e al fotovoltaico selvaggio”

Intervista al consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia domani e presidente del Movimento Regione. Si parla di fotovoltaico ed eolico in Puglia che è la regione italiana con il maggior
numero di impianti.

• Quali sono secondo lei i maggiori punti di forza e di debolezza del territorio in cui lei vive?

I punti di forza del Salento sono diversi. Questo territorio è un gioiello, dal mare cristallino alle lunghissime spiagge, dai terreni agricoli alle bellezze dei piccoli borghi, il barocco, le tradizioni enogastronomiche e potremmo parlarne per ore. I punti di debolezza sono dettati dalla mancata capacità dell’uomo di difendere ciò che ha. E allora possiamo dire che la mancanza di infrastrutture e collegamenti è un punto debole, così l’inquinamento creato dalla centrale di Cerano, dall’Ilva e anche l’invasione del fotovoltaico selvaggio possiamo inserirlo tra i punti di debolezza.

• A suo avviso esistono particolari problemi ambientali nel territorio in cui Lei vive?

I problemi legati all’inquinamento che la fanno essere tra le terre più colpite d’Italia dai problemi oncologici. Inquinamento come ho detto prima provocato da diversi fattori.

• Pensa che la popolazione locale sia interessata a questi problemi ambientali?

La popolazione lotta da anni, almeno buona parte di essa, per migliorare le cose, quindi sì, credo che sia interessata a questi problemi.

• Cosa pensa, in generale, degli impianti eolici installati nel territorio pugliese? Pensa che questi impianti eolici abbiano avuto effetti (socioeconomici o ambientali) positivi o negativi? Quali effetti?

Troppo invasivi e troppe autorizzazioni a procedere. Non credo che la gestione sia stata delle più felici nemmeno per gli “eolici”, l’impatto ambientale secondo me è stato devastante.

• Secondo lei la popolazione locale è stata adeguatamente informata e coinvolta nelle sceltepubbliche sugli impianti eolici? Se si, In che modo è stata coinvolta la popolazione?

Non credo che sia stata adeguatamente informata e coinvolta la popolazione.

• Invece, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici nel territorio pugliese, che cosa ne pensa? Pensa che questi impianti fotovoltaici abbiano avuto effetti (socioeconomici o ambientali) positivi o negativi? Quali effetti?

Purtroppo la maggior parte degli impianti fotovoltaici, specialmente quelli del Salento, sono stati autorizzati in modo scriteriato senza tener conto degli effetti che avrebbero avuto. L’impatto è stato devastante e tanti terreni agricoli produttivi sono stati presi d’assalto dalle multinazionali, con il risultato di rovinare i terreni e aprire una riflessione molto importante per il futuro. I nostri terreni sono ricchi di storia vitivinicola scritta con passione dagli agricoltori che mantengono viva la tradizione della vigna coltivata con passione. Quando saranno dismessi tutti questi mega impianti come saranno eliminati? Anche in quel momento si aprirà un nuovo problema di smaltimento e di inquinamento? Questa è la domanda di molti cittadini interessati al problema.

• Secondo lei la popolazione locale è stata adeguatamente informata e coinvolta nelle scelte pubbliche sugli impianti fotovoltaici? Se si, In che modo è stata coinvolta la popolazione?

Informazione scarna e dunque nessuna capacità di discernimento tra effetti positivi e negativi per chi non si è documentato da solo. La popolazione è stata poco coinvolta e dunque non ha potuto esprimere il proprio pensiero in merito.

• In generale, la Puglia è la regione italiana con più impianti eolici e fotovoltaici; quale è la sua opinione in proposito? Secondo lei rappresenta un’opportunità per la sua regione?

Tutto è nelle prime righe della sua domanda: siamo la regione con il più elevato numero di impianti eolici e fotovoltaici eppure continuano ad arrivare richieste di multinazionali pronte a investire ancora sui nostri terreni. Perché non guardano altrove? Eppure l’Italia è piena di zone già depresse che potrebbero tranquillamente essere adibite a parchi eolici e fotovoltaici. Io sono per a favore delle energie rinnovabili, sia chiaro, ma non sui terreni agricoli produttivi. E può rappresentare un’opportunità se i benefici diventano totali, ed è possibile farlo, basta volerlo. Il mio parere è favorevole agli impianti sui tetti, per le famiglie e per le unità condominiali, così come alle zone industriali e artigianali e le zone SIN. Credo che sia arrivato il momento, e stiamo lavorando per farlo, per rivedere al PPTR, inserendo specifici vincoli per gli impianti fotovoltaici ed eolici nelle zone agricole dei PRG e dei PUG dei comuni pugliesi; così come è importante una modifica e un aggiornamento del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) con norme più stringenti in materia.

• Ora le mostrerò le immagini di diversi tipi di impianti fotovoltaici. Secondo lei, quali tipi di impianti fotovoltaici sono preferibili per il suo territorio e perché?

Come le ho già detto sono favorevole a qualsiasi tipo di impianto che non sia sui terreni produttivi. Quindi vanno bene quelli delle immagini 1, 2, 3, 7, 8, 9, tutti gli altri no compreso l’agrofotovoltaico che secondo me è solo un modo per aggirare l’ostacolo. Non valorizza la produzione, non crea lavoro, nessun beneficio all’impresa agricolo se non la promessa di una rendita tutta da appurare ed infine resta il problema del ripristino di quei luoghi nel momento in cui saranno dismessi quegli impianti.