Audizione Xylella: semplificazione procedure e più risorse per i reimpianti. La rigenerazione del territorio salentino sia messa in priorità

10 Giugno 2021 Audizione Xylella: semplificazione procedure e più risorse per i reimpianti. La rigenerazione del territorio salentino sia messa in priorità

Oggi in Commissione Agricoltura abbiamo fatto il punto sul piano di azione per il contenimento della xylella fastidiosa, con specifico focus sui campionamenti e sulle altre misure in atto. Al netto della buona volontà e degli sforzi messi in campo, è emersa la necessità d’incrementare le risorse disponibili, finanziarie e umane.
Ma, a fronte di un territorio a rischio che si sta tentando di strappare al flagello, ce n’è uno già devastato da monitorare, per verificare come stiano procedendo espianti e reimpianti delle varietà resistenti al batterio (leccino e favolosa). Il territorio salentino, distrutto, attende di essere rigenerato: basta andare in giro per le nostre campagne per rendersi conto di una situazione spaventosa. Dove c’erano giardini di ulivi, c’è il deserto. Gli agricoltori sono alla disperazione, ed invocano una semplificazione delle procedure per gli innesti.
Ho evidenziato il flop della comunicazione istituzionale per divulgare le buone pratiche agricole da mettere in atto per la pulizia dei fondi e la lotta al batterio. Sarebbe servito un battage martellante, e invece si sono viste sporadiche comparse. Ci è stato risposto che l’Assessorato all’Agricoltura ha potuto stanziare solo 200mila euro, perché dal Ministero non è arrivato neppure un euro dei 5 milioni stanziati ad hoc.
Ho anche chiesto attenzione sul disastro che si sta consumando in questi giorni: i campi d’ulivo del Salento, già rinsecchiti a causa dalla xylella, divorati da incendi che stanno riducendo in cenere quel che rimane degli oliveti. Poi c’è il problema del legno disseccato, che a costo zero viene prelavato e portato fuori regione. Un’ennesima ferita che va arginata. Ecco perché ho presentato una proposta di legge per il recupero e la valorizzazione dei tronchi pregiati d’ulivo. 
Su nostra sollecitazione, il capo dipartimento Agricoltura, Nardone, ha fornito una fotografia della situazione: 740mila alberi infetti già divelti in Salento, sostituite con 400mila nuove piante di leccino e 340mila di favolosa. A fronte di 3 milioni e mezzo di richieste di piante da eradicare, ne potranno essere soddisfatte solo 1,5 milioni. In provincia di Lecce sono 6 milioni le piante di olivo da sostituire, e servirebbero 400-500 milioni di euro. Quindi bisogna spingere per reperire più risorse. L’assessore Pentassuglia ha dichiarato di essere già impegnato su questo fronte nel confronto con il Ministero. Ne prendiamo atto ma bisogna far presto, perché la gravità della batteriosi che ha colpito il Salento impone uno sforzo straordinario per realizzare un piano di ricostruzione del territorio che coinvolga non solo l’agricoltura ma tutte le attività connesse, dal turismo all’artigianato, dal commercio alla piccola e media industria.
Per approfondire questi aspetti presenterò una nuova richiesta di audizione, perché la rinascita del territorio salentino sia messa in cima alle priorità dell’agricoltura pugliese.
Lecce, 10 giugno 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruippo LPD
Presidente MRS