Colacem Galatina, interrogazione: Regione e Arpa diano risposte chiare sull’inquinamento causato da questa fabbrica

21 Settembre 2021 Colacem Galatina, interrogazione: Regione e Arpa diano risposte chiare sull’inquinamento causato da questa fabbrica

C’è un’area di oltre 140mila abitanti, identificata come “area cluster per tumori polmonari” dall’Istituto Superiore di Sanità, che da trent’anni anni respira i veleni del cementificio Colacem di Galatina. Secondo i dati del Registro Tumori dell’ASL Lecce e dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, qui si registra la più alta incidenza complessiva di neoplasie e malattie polmonari croniche dell’intera provincia di Lecce. Su questo impianto, sciaguratamente localizzato in prossimità di attività produttive, abitazioni, scuole, impianti sportivi e zone agricole, già a maggio scorso ho chiesto di accendere l’attenzione della Regione e della sua Agenzia per la Protezione Ambientale, l’ARPA, con una richiesta di audizione che però attende ancora di essere convocata.
Ecco perché ho presentato un’interrogazione urgente, indirizzata agli assessori all’ambiente e alla salute, perché diano risposte chiare su questa fabbrica che produce quasi 600mila tonnellate di ossido di carbonio all’anno ed emette quasi 2.500 tonnellate di ossidi di azoto, con danni ambientali e sanitari stimati fra i 37 e i 67 milioni di euro. Il mese prossimo il Tar si esprimerà finalmente sul ricorso presentato contro il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciato nel 2018 alla Colacem fino al 2030. Un provvedimento che i territori interessati, medici e ambientalisti chiedono di annullare, perché nega di fatto la nocività accertata delle emissioni generate dal cementificio, classificato tra le industrie a maggior impatto ambientale e sanitario nella graduatoria dell’European Environmental Agency (EEA). Nel ricorso che hanno presentato vengono denunciate violazioni delle prescrizioni del provvedimento autorizzativo del 2018 per la tutela dell’ambiente e della salute, mancati monitoraggi da parte di ARPA Puglia, e un quadro sanitario allarmante.
Anche dal sopralluogo ARPA del luglio 2020 sono emerse gravi irregolarità, segnalate alla Procura di Lecce: superamento dei limiti di cadmio, nichel, piombo e nitriti nelle acque sotterranee, anomalie nel sistema idraulico di separazione delle acque.
Un quadro drammatico, che mi ha indotto a chiedere conto delle azioni messe in campo dalla Regione a tutela della vasta area del Salento interessata dalle emissioni Colacem con un’interrogazione urgente alla quale mi attendo risposte rapide dagli assessori Maraschio e Lopalco. Risposte che la popolazione colpita da malattie e lutti chiede invano da tempo.
Lecce, 21 settembre 2021
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS