Dimissioni Massimo Bray: lascito importante. Con lui visione condivisa di cultura e turismo per dare valore a identità e territori

25 Novembre 2021 Dimissioni Massimo Bray: lascito importante. Con lui visione condivisa di cultura e turismo per dare valore a identità e territori

Con le dimissioni di Massimo Bray da assessore alla Cultura e al Turismo, la nostra regione perde un riferimento competente e autorevole per la promozione del suo straordinario patrimonio di bellezza, declinato nelle peculiarità delle sue diverse identità territoriali. Proprio identità e territori sono stati i due binari dell’azione di Massimo Bray che hanno coinciso in maniera perfetta con la mia visione di cultura e turismo. Con sensibilità e competenza fuori dal comune, ha voluto e saputo allargare la visione e gli orizzonti di sviluppo di due settori strategici per l’economia della nostra terra.

In questo primo anno di legislatura, soprattutto in Commissione Cultura, Massimo Bray è stato il nostro interlocutore privilegiato, sempre disponibile e attento nell’ascolto, propositivo e capace di trasformare le idee in azione, muovendosi nei sentieri della burocrazia che ben conosce e governa, anche grazie alle sue esperienze amministrative pregresse di altissimo profilo.

Con Massimo Bray ho condiviso fin dal principio l’idea che la Regione, a prescindere dalle specifiche competenze di ogni ente e istituzione, debba farsi cabina di regia di percorsi culturali e turistici di recupero e valorizzazione del nostro patrimonio spesso dimenticato e in abbandono, dal molo di Adriano a Lecce alla cittadella di Oria, dalle mura di Acaya alle torri medievali garganiche, dalla mozione per l’iscrizione del superbo barocco leccese nel patrimonio mondiale UNESCO alla proposta di valorizzare al meglio la statuetta di Zeus saettante trasferendola dal MarTa al museo archeologico di Ugento, dove fu rinvenuta sessant’anni fa. E poi l’obiettivo più alto: la mia proposta di legge per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa, per rendere omaggio alla memoria dell’immenso tenore che ha portato il bel canto nel mondo e ha lasciato un’eredità spirituale e materiale di cui Lecce può andar fiera e che ha il dovere di eternare. Un progetto a cui se ne affiancano altri, come la creazione di percorsi di promozione del turismo esperienziale e di trasformazione.

Il confronto con Massimo Bray è sempre stato costruttivo e proficuo. Per questo voglio dirgli grazie, per il garbo e l’educazione con cui si è sempre approcciato e per la collaborazione preziosa che ha sempre offerto. Rispetto la sua decisione, di certo ponderata, e spero di poter tornare ad incrociare le nostre strade che portano ad un traguardo comune: dare valore al giacimento culturale, storico e immateriale che merita di essere messo a frutto per la crescita di una regione meravigliosa dalle potenzialità ancora non espresse a pieno.

Lecce, 25 novembre 2021

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS