Caos gestione quarta ondata Covid 19, interrogazione: approssimazione inaccettabile dopo quasi due anni di pandemia

4 Gennaio 2022 Caos gestione quarta ondata Covid 19, interrogazione: approssimazione inaccettabile dopo quasi due anni di pandemia

Lasciarsi trovare impreparati dopo quasi due anni di convivenza forzata con il Covid è inaccettabile. Il servizio sanitario regionale è nel caos, e questa situazione ingestibile sta mettendo a dura prova la resistenza dei cittadini. Ecco perché ho presentato un’interrogazione urgente, rivolta al presidente-assessore alla sanità, Michele Emiliano, per sapere innanzitutto entro quali tempi e con quali provvedimenti la Regione Puglia intende fronteggiare la crisi del sistema di tracciamento dei contagi da Covid-19, garantendo l’effettuazione dei tamponi molecolari a tutti i cittadini che ne hanno bisogno e che sono in attesa da giorni, bloccati in isolamento. Non solo: quali misure urgenti intenda adottare per riorganizzare l’intero sistema di assistenza sanitaria ai cittadini positivi al Covid-19, molti dei quali affetti da sintomi gravi come febbre e problemi respiratori, ma sono lasciati privi di qualsiasi supporto, non solo fisico ma perfino telefonico.

Il quadro disastroso della gestione di questa quarta ondata pandemica, che era stata prevista e che andava dunque affrontata per tempo con un’adeguata pianificazione, è sintomatico di un’approssimazione davvero inaccettabile, di cui fanno le spese i cittadini in difficoltà.

Il tracciamento dei nuovi positivi al Covid è praticamente saltato: i centri dove effettuare i tamponi sono intasati e insufficienti ad accogliere le richieste, e si registrano attese anche di dieci ore per essere sottoposti al test. Centinaia di persone, risultate positive ai tamponi rapidi addirittura prima di Natale, ancora aspettano di poter eseguire i test molecolari; altri, già positivi, da settimane non ricevono la convocazione per i tamponi di guarigione e sono dunque costretti a restare in isolamento. Addirittura mancano i reagenti, i tamponi scarseggiano o sono esauriti e la capacità di processarli non va oltre i 15mila al giorno, manca il personale per effettuare i test. Il Dipartimento Salute sta correndo ai ripari con lo spostamento di dipendenti e volontari per potenziare il servizio, e chiede aiuto anche ai medici di famiglia tempestati di richieste e sollecitazioni ma impotenti.

Vi sono situazioni drammatiche di persone in isolamento e in attesa di essere sottoposte al test, con difficoltà respiratorie gravi ma senza alcuna assistenza, che lamentano di essere state abbandonate a se stesse.

Una situazione allo sbando, con pazienti in quarantena da giorni in attesa di essere contattati dalla Asl, risultati che tardano ad arrivare o vanno addirittura smarriti nel caos di questi giorni.

Anche la gestione degli hub presenta molte criticità, con modalità che cambiano di giorno in giorno, scarso personale e file disorganizzate. La pianificazione, doverosa dopo due anni di pandemia, non viene garantita e causa pesanti disagi, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. Si continua a brancolare nel buio e ad affrontare la malattia come fosse un’emergenza. Di tutto questo chiedo conto nella mia interrogazione urgente, che dà voce alla rabbia comprensibile di molti cittadini che puntano il dito contro una sanità pubblica incapace di garantire il loro bisogno di salute e assistenza in questo momento così difficile.

 

Lecce, 4 gennaio 2022

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS