Referendum giustizia, soddisfatti perchè la parola passa ai cittadini

17 Febbraio 2022 Referendum giustizia, soddisfatti perchè la parola passa ai cittadini

Sposammo immediatamente l’invito dei radicali e della Lega per la raccolta firme utile ai quesiti referendari per la riforma della Giustizia, perché abbiamo ritenuto giusto che fosse la voce dei cittadini a chiedere un cambio di passo ad un sistema che non regge più.
I radicali ci provano dal 1969 a chiedere questa riforma ma il Parlamento non è mai stato allineato con questa richiesta. Adesso i tempi sembrano maturi.
Quindi possiamo ritenerci soddisfatti delle decisioni dei 15 giudici costituzionali che hanno dichiarato ammissibili i referendum che Lega e Radicali hanno proposto e che ho subito accolto favorevolmente.
I sei quesiti esaminati riguardano le elezioni del Csm; la responsabilità diretta dei magistrati; l’equa valutazione dei magistrati; la separazione delle carriere dei magistrati; limiti agli abusi della custodia cautelare; abolizione della legge Severino.
Su sei quesiti cinque sono stati accettati, e adesso passano in mano ai cittadini, ed uno invece no, quello che riguarda la responsabilità civile dei magistrati, è stato dichiarato inammissibile, ci sarebbe piaciuto fare sei su sei ma questa è una grande vittoria, è la vittoria del popolo che vuol cambiare democraticamente le cose, è la vittoria dei cittadini che vogliono incidere sul futuro dei propri figli.
Continueremo questa battaglia per una “Giustizia giusta”, in linea con lo slogan adottato durante la raccolta firme, e faremo campagna elettorale per spiegare agli indecisi l’importanza di andare a votare per questa riforma. È giunto il momento di lasciarci alle spalle le tante anomalie di un sistema che ormai ha mostrato tutte le sue falle.
Per me che sono impegnato fin dagli anni ‘70 in battaglie di democrazia perché sono un liberale, un libertario convinto, e sono stato sempre promotore dei referendum come massima espressione della partecipazione popolare perché credo che partecipazione significhi democrazia e libertà, questa è una vittoria doppia. Adesso possiamo prepararci alla fase successiva. Per cambiare le cose basta poco: una matita e una scheda, si chiama democrazia, insieme ce la faremo.

 

Lecce, 17 febbraio 2022

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS