Impianto di compostaggio a Masseria Ghetta: assurdo che il Fai avalli questo progetto a due passi dal gioiello dell’Abbazia di Cerrate

11 Marzo 2022 Impianto di compostaggio a Masseria Ghetta: assurdo che il Fai avalli questo progetto a due passi dal gioiello dell’Abbazia di Cerrate

Che il presidente nazionale del FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano chiamato a tutelare la bellezza del patrimonio artistico e naturale, salga in cattedra per bacchettare chi difende il territorio dall’ennesimo impianto impattante, è davvero surreale. Lascia senza parole la sortita di Marco Magnifico, che dice sì all’impianto di compostaggio a Masseria Ghetta, nonostante si trovi a breve distanza dall’Abbazia di Cerrate gestita proprio dal FAI. Un impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti – a suo dire – sarebbe compatibile con un tesoro architettonico e storico di straordinario valore. Anzi di più: una magnifica intenzione, afferma candidamente Magnifico, rispolverando anche gli stereotipi delle orecchiette e cime di rapa per dire che è giusto che i rifiuti organici prodotti in provincia di Lecce vengano trattati a due passi da gioielli come l’Abbazia di Cerrate e la corona di masserie della zona, e dai centri abitati di Surbo e Trepuzzi. Proprio questi beni stanno catalizzando un turismo culturale crescente, che si affianca a quello legato alle bellezze del paesaggio come la marina di Casalabate, che vive una fase di rivitalizzazione ed espansione grazie all’impegno delle amministrazioni comunali di Trepuzzi e Squinzano.
Il paradosso è che il presidente nazionale del FAI non si limita a benedire la localizzazione dell’impianto di compostaggio a Masseria Ghetta, ma sproloquia di pale eoliche da impiantare in mare (il nostro) e di gasdotto Tap necessario e indispensabile (sul nostro territorio).
Dal presidente Magnifico ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento, una difesa del Salento e delle sue bellezze, e invece lo ritroviamo dalla parte opposta, tra i fan accaniti delle rinnovabili ad ogni costo. 
Il Salento, già sfregiato da cicatrici ambientali insanabili, secondo lui dovrebbe arrendersi al tappezzamento selvaggio di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, a localizzazioni scriteriate che distruggono la bellezza residua di un patrimonio sempre più mortificato. Noi non ci stiamo a farci colonizzare, non saremo facile prateria di conquista e difenderemo la nostra terra e il nostro mare con tutte le forze. L’impianto di compostaggio si faccia altrove. Se i Comuni non decidono, sia la Regione ad individuare il sito più idoneo. Ma certamente non può essere Masseria Ghetta.

 

Lecce, 11 marzo 2022

 

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS