Piena operatività Dea Vito Fazzi: primo passo per rafforzare Pronto Soccorso, in risposta a nostre sollecitazioni. Ma serve riorganizzazione complessiva

1 Aprile 2022 Piena operatività Dea Vito Fazzi: primo passo per rafforzare Pronto Soccorso, in risposta a nostre sollecitazioni. Ma serve riorganizzazione complessiva

Da ieri è stata disposta la piena operatività del dipartimento di emergenza del DEA Fazzi, per poter garantire interventi diagnostici e terapeutici di emergenza e assistenza cardiologica e rianimatoria. L’auspicio è che questo rinforzo possa aiutare a decongestionare il pronto soccorso al collasso, come ho evidenziato a febbraio scorso a seguito di un sopralluogo, e come ho denunciato qualche giorno fa, quando il presidio è rimasto senza medico per oltre tre ore.
L’ex pronto soccorso del Fazzi, ora dedicato ai casi Covid, al momento può contare sul supporto di tre soli medici Usca per la gestione dei codici rossi, mentre prima erano in sette. Questo non permette di coprire tutti i turni e manda in affanno l’organizzazione, costringendo a fare ricorso ai medici del DEA dove vengono gestiti i pazienti non Covid. Questa situazione di superlavoro e turni massacranti non può più continuare. Dalla direzione sanitaria e Asl ci aspettiamo risposte adeguate e strutturali, per uscire una volta per tutte dall’emergenza organizzativa. La decisione di attivare al cento per cento il DEA è una risposta alle nostre contestazioni e ai nostri appelli, finora caduti nel vuoto. La gravità dell’ultimo episodio segnalato ha spinto evidentemente ad accelerare una decisione necessaria che – secondo gli annunci della direzione sanitaria – dovrebbe integrare le funzioni di pronto soccorso con l’intervento multidisciplinare dei diversi reparti del Fazzi, mettendoli al servizio dei pazienti che si rivolgono al pronto soccorso o che arrivano tramite 118, e di quelli trasferiti da altri ospedali della provincia di Lecce. Ma la direttiva di attivazione del DEA risulta in contrasto con l’atto aziendale che prevede la nomina di un direttore del dipartimento integrato ospedale-territorio (comprensivo del 118). Si tratta dunque di un pannicello caldo che non risolverà problemi cronici: carenza di personale e di organizzazione.
Da tempo sollecitiamo una completa ristrutturazione dell’assistenza in emergenza-urgenza del Fazzi. La piena operatività del DEA è solamente un primo passo, ma altri ne dovranno seguire, sulla via di una riorganizzazione complessiva ormai improcrastinabile, a cominciare dal rafforzamento del personale allo stremo e dalla separazione dei codici gialli e rossi rispetto a quelli bianchi e verdi, per assicurare la presa in carico rapida ed efficace dei casi più urgenti. Bisogna lavorare per porre fine alle attese di ore delle ambulanze del 118 fuori dal pronto soccorso, e alla vergogna di pazienti lasciati sulle barelle o in sedia a rotelle in attesa di un posto letto, senza privacy e assistenza adeguata. Non si può usare il pronto soccorso come reparto di lungodegenza per pazienti anziani e con patologie croniche, che non riescono a trovare posto nei reparti da potenziare.
Per noi l’impegno politico è questo: andare sul campo, segnalare criticità, sollecitare soluzioni. Questo è solo l’ultimo risultato di un’attività di ascolto, analisi e proposta, che continueremo a portare avanti con spirito di collaborazione e con piglio anche duro, quando si renderà necessario. Ora monitoreremo la situazione, raccogliendo come sempre le segnalazioni e le istanze dei cittadini. L’audizione in Commissione Sanità del Consiglio regionale, che ho richiesto insieme al collega Lopalco, sarà l’occasione per fare il punto sulle criticità del pronto soccorso e su questa riorganizzazione del DEA. Il primo step è assumere il personale necessario, per colmare i buchi in organico che compromettono la qualità e la continuità dell’assistenza sanitaria.

 

Lecce, 1 aprile 2022

Paolo Pagliaro

Consigliere regionale-Capogruppo LPD

Presidente MRS