Pensieri serali: Caro Salento mio resisti, combatti, sorridi

14 Aprile 2022 Pensieri serali: Caro Salento mio resisti, combatti, sorridi

Mio caro Salento, resisti, combatti, sorridi, non arrenderti.
Quello che sta accadendo in questo periodo, per ogni salentino che ama il proprio territorio, è inaccettabile.
Così come dovrebbe essere improponibile per chi prova a depredarci anche l’anima dopo aver sfregiato e sfruttato per anni le nostre campagne ed il nostro paesaggio.
C’è sempre una scusa buona per riempire i portafogli delle multinazionali. Adesso è la volta buona per parlare di emergenza energetica, di transizione ecologica che di ecologico ha ben poco se poi va a incidere sul disfacimento dei paesaggi e della bellezza del mare e delle sue coste.
Ed è incredibile vedere tanti (ex) ambientalisti di associazioni rinomate dai nomi altisonanti cambiare campo convinti che va bene svendere il nostro territorio.
Dopo Tap, di cui abbiamo sempre contestato il punto di approdo ma non l’utilità e l’importanza, ecco Poseidon, e poi il parco eolico con 100 giganti di 300 metri nel Canale d’Otranto e poi, e poi e poi, tutte le altre istallazioni che vorrebbero piazzare nel nostro mare e rovinare zone bellissime e uniche nell’Italia intera.
La colonizzazione del Salento non finirà mai fino a quando alla maggioranza dei governi ci saranno persone che non sanno amare, persone ciniche che badano al profitto e sono ciechi di fronte alla bellezza e ai danni che provocano decisioni avventate.
Il nostro Salento è vittima del pressapochismo e del “nonsipuotismo”: per terminare la SS 275 non bastano 30 anni e per rifare una linea ferroviaria che colleghi Lecce in modo veloce con il tacco si fatica e si viaggia ancora su linee del far west, manca ancora la Metropolitana di superficie, ed una strada a 4 corsie che colleghi Lecce a Taranto in modo sicuro e veloce, e poi la nostra battaglia di sempre, l’alta velocità fino a Lecce e sono alcuni esempi che evidenziano che il gap con altre parti dell’Italia e con il capoluogo della Puglia è enorme.
Dall’altro canto invece si trova il tempo per dire di sì e lasciare campo e mare aperto alle multinazionali che prenderanno la parte più bella di questa terra.
Sono riflessioni importanti che bisogna fare, bisogna capire che dobbiamo lottare per dire basta altrimenti qui resterà un deserto di delusioni.
In un mio intervento ho fatto notare che mai avrebbero permesso che un obbrobrio gigantesco come questo mega parco eolico fosse istallato nella laguna di Venezia, lungo la costiera amalfitana di fronte a Capri e a Ischia, alle Cinque Terre e invece qui, nel Salento, sulla costa più bella d’Italia tutto è concesso, ogni sfregio permanente sembra un sacrificio da pagare in modo obbligato.
Eppure, come dobbiamo dirlo che la Puglia e il Salento hanno già dato? Qui contribuiamo con il 20% della produzione energetica da fonti rinnovabili dell’intera nazione.
Ciò detto ripetiamo ancora una volta che siamo per le energie rinnovabili perché sono il futuro ma il futuro non deve rappresentare però uno sfregio al presente oltre che, appunto, al domani dei nostri figli e della nostra terra.
Ci sono tanti sistemi alternativi per evitare scempi ambientali. Noi siamo per le comunità energetiche, ad esempio, e dunque per l’auto produzione sui tetti delle case ed anche sui tetti delle aziende e delle industrie, che potrebbero beneficiare di una tariffa energetica agevolata, mai come in questo momento necessaria. Così come si possono utilizzare tutte le zone già compromesse, le zone sin, artigianali, industriali, cave dismesse. Ed ancora perché non si creano le condizioni per utilizzare le nuove tecnologie? E mi riferisco ad esempio alle vetrate panoramiche amovibili per il risparmio energetico, con materiali e sistemi captanti fotovoltaici integrati sulle superfici verticali degli edifici. Ci sono i modi per creare un vantaggio per le famiglie, per le comunità, per salvaguardare la bellezza. Dall’altro lato ci sono le multinazionali che promettono lavoro e risparmio. Noi però dobbiamo rispedire al mittente le facili promesse.
Dobbiamo combattere.
Io continuerò a farlo sempre, non mi arrenderò, vedremo come decideranno di votare la mia mozione contro questo mega parco eolico nel Canale d’Otranto ma in ogni caso continueremo la nostra giusta battaglia.
Vero è però che dobbiamo capire che volere è potere e dobbiamo stracciare via il “nonsipuotismo” che ci opprime.
Diciamo basta: la bellezza non è barattabile con niente. Io sono ottimista e credo che tutti insieme possiamo farcela, possiamo rendere la nostra terra un posto migliore e tenerla lontana dalle speculazioni.
Basta crederci, basta combattere e sorridere, perché non c’è mai sconfitta nel cuore di chi lotta e non c’è mai nessuna negatività che può resistere all’ottimismo.
Lecce, 14 aprile 2022