Pensieri serali: Referendum Giustizia, a che gioco stiamo giovando? Il 12 giugno andiamo tutti a votare

14 Maggio 2022 Pensieri serali: Referendum Giustizia, a che gioco stiamo giovando? Il 12 giugno andiamo tutti a votare

Riflettevo e voglio condividere con voi questo pensiero sull’argomento che riguarda i Referendum sulla Giustizia.
Come ben sapete siamo scesi in prima linea per la raccolta firme ottenendo un ottimo risultato.
Speravamo che fosse scelta la data delle amministrative, seppur si voti solo su un comune su otto, questo per dare il giusto risalto.
Il ministro Bianchi però ha consigliato che si votasse a scuole chiuse ed è stata scelta la data del 12 giugno e tutte le forze liberali di centrodestra più i radicali hanno chiesto che i giorni fossero due, 12 e 13, ed è stato negato anche questo.
Eppure, il Ministero dei Rapporti con il Parlamento ha lavorato e sta lavorando per incentivare la gente ad andare a votare per scongiurare astensionismo, ma è veramente penalizzante che non si consenta il secondo giorno.
Diventa ancora più penalizzante se pensiamo che il 12 giugno con le scuole chiuse, dopo due anni di pandemia e restrizioni, più i vari divieti che hanno bloccato la gente in casa, più di qualcuno preferirà una scampagnata o un bagno al mare.
Dunque, ci troviamo di fronte al solito cortocircuito in uno Stato in cui la magistratura decide quello che è giusto o sbagliato, quello che conviene fare e come farlo, non si ascolta più il popolo.
Noi lavoreremo per fare in modo che le persone vadano a votare per evitare che il più grande nemico della democrazia, l’astensionismo, vinca.
Dunque, la preoccupazione è rappresentata, così come ci indicano dei sondaggi in tal senso, al mancato raggiungimento del quorum.
Vero è pure che se ne parla pochissimo eppure bisognerebbe promuoverlo bene anche in un periodo in cui ci sono altri problemi più importanti, la libertà di decidere però non può essere messe all’angolo, perché il referendum ha sempre un valore aggiunto perché è lo strumento con cui il popolo può esprimersi al di là del quesito o della questione.
A dare la misura dell’importanza di questa riforma c’è anche lo sciopero proclamato dall’associazione nazionale magistrati che la ritengono una riforma contro di loro e non per la giustizia, tutto questo lascia pensare ai forti interessi che ci sono in gioco, sui quali è giusto che si esprima il popolo.
Riflettiamo. Forti di questa riflessione cerchiamo di essere presenti: evviva la scelta, evviva la democrazia, evviva quella matita con cui possiamo cancellare ogni vecchio errore.
Facciamoci trovare pronti: il 12 giugno tutti alle urne per un’Italia più giusta. 🇮🇹
Lecce, 14 maggio 2022
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS