Piano gestione spazio marittimo: bene le indicazioni della Regione che individuano aree specifiche per impianti eolici offshore

23 Maggio 2022 Piano gestione spazio marittimo: bene le indicazioni della Regione che individuano aree specifiche per impianti eolici offshore

Non vincolante ma certamente influente. L’indirizzo politico della Giunta regionale rispetto alla gestione dello spazio marittimo entro le 12 miglia marine lungo le coste pugliesi, illustrato oggi in V Commissione dall’assessora all’ambiente Maraschio e dai funzionari dei dipartimenti regionali interessati,  sarà inviato al Governo nazionale come contributo alla redazione del Piano nazionale di gestione dello spazio marittimo, che l’Italia si è impegnata a presentare all’Europa entro fine anno.
Ci sono state mostrate in Commissione le cartine delle aree adriatica e ionica, con le destinazioni prioritarie individuate per ciascuna zona: paesaggio e patrimonio culturale, turismo, pesca e acquacoltura, usi militari, energia. Ed è proprio quest’ultimo il campo che ci interessa, per la delimitazione di aree di particolare pregio, incompatibili con impianti impattanti come le centrali del vento offshore. Non è un discorso circoscritto alla costa Otranto-Leuca e al mega progetto da 90 pale di quasi 300 metri, che avrebbe un impatto devastante e irreparabile, ma un discorso allargato a tutte le aree costiere della Puglia meritevoli di particolare tutela. Dalla proposta di piano condivisa oggi, queste indicazioni risultano chiare, distinte in maniera evidente con colorazioni differenti.
È vero che il piano non può interdire zone di mare agli impianti offshore, ma può indicare – e lo fa chiaramente – le aree che, secondo la Regione Puglia, sono più vocate a questo utilizzo, e cioè quelle dinanzi ai porti di Bari, Brindisi e Manfredonia, a cui si aggiungeranno anche quelli di Barletta e Monopoli.  Questo distinguo, che invochiamo da mesi, coincide con la nostra richiesta di individuare aree precise in cui localizzare gli impianti impattanti, facendo invece salve quelle da preservare, in un’ottica di co-programmazione che lascia margine decisionale alla Regione. Non potrà essere ignorato quello che verrà espresso come volere dell’ente, in quanto rappresentante della volontà dei territori, come nel caso dei 72 Consigli comunali del Salento che, insieme alla Provincia di Lecce, alle Pro Loco e al Parco naturale regionale Costa d’Otranto Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase, hanno deliberato contro il colossale progetto presentato nel Canale d’Otranto.
Chiediamo all’assessora Maraschio, all’assessore Delli Noci e al presidente Emiliano, in forza di questa delibera di Giunta regionale, di mantenere la posizione di contrarietà all’impianto assunta pubblicamente. Per quanto riguarda il governatore, ricordo che si è espresso in maniera chiara e netta sia in Consiglio regionale, sia incontrando i sindaci del territorio. Si dia seguito a queste dichiarazioni, opponendosi ad una gigantesca cicatrice che minaccia il nostro mare e il nostro patrimonio di bellezza.
Bari, 23 maggio 2022
Paolo Pagliaro
Consigliere regionale-Capogruppo LPD
Presidente MRS